Gaza, strage sul mare: Israele colpisce un internet café, almeno 33 morti tra cui una giornalista
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Gaza, strage sul mare: Israele colpisce un internet café, almeno 33 morti tra cui una giornalista

Il raid ha avuto luogo nell’area di sosta di Al-Baqa, una struttura molto frequentata da giovani e studenti universitari, attratti dalla possibilità di accedere alla connessione internet.

Gaza, strage sul mare: Israele colpisce un internet café, almeno 33 morti tra cui una giornalista
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30 Giugno 2025 - 22.45


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Un nuovo massacro si è consumato nella Striscia di Gaza. Un attacco aereo israeliano ha colpito un internet cafè sul lungomare di Gaza City, provocando almeno 33 morti e decine di feriti. Lo ha riferito il servizio di soccorso di Gaza, mentre fonti mediche parlano di una carneficina tra civili inermi.

Il raid ha avuto luogo nell’area di sosta di Al-Baqa, una struttura molto frequentata da giovani e studenti universitari, attratti dalla possibilità di accedere alla connessione internet. Secondo i testimoni, molte delle vittime si erano radunate nel locale per cercare refrigerio e comunicare con il mondo esterno. Le immagini che giungono dalla spiaggia mostrano corpi dilaniati tra le macerie, in uno scenario che rimanda a una strage deliberata.

Tra i feriti figura anche la giornalista palestinese Bayan Abu Sultan, colpita al volto e alla spalla. La sua foto, con il volto insanguinato e lo sguardo ancora fisso sul luogo dell’attacco, è diventata virale sui social, simbolo della violenza che colpisce anche la stampa nella Striscia.

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Il portavoce della protezione civile di Gaza, Mahmud Bassal, ha confermato che le vittime sono state uccise “a seguito dell’attacco aereo israeliano all’area di sosta di Al-Baqa, sulla spiaggia di Gaza City”. Una località che, fino a poche ore prima, ospitava famiglie, ragazzi, studenti in cerca di un momento di normalità in mezzo alla devastazione della guerra.

La comunità internazionale, finora incapace di fermare l’ecatombe in corso, continua a rilasciare dichiarazioni di circostanza mentre la popolazione civile di Gaza paga il prezzo più alto. Attacchi come quello dell’internet cafè di Al-Baqa rivelano un’escalation che travolge ogni limite: strutture civili, giornalisti, giovani che cercano solo una connessione per scrivere, studiare o comunicare con chi è lontano.

In una guerra che da mesi ha perso ogni distinzione tra obiettivi militari e civili, la strage dell’internet cafè sul mare si aggiunge all’ormai lunga lista di episodi che pongono interrogativi sempre più gravi sulla legalità e l’etica delle operazioni israeliane a Gaza. E se la stampa internazionale tace o si limita a registrare, le immagini che arrivano dalla Striscia continuano a gridare ciò che le parole non riescono più a contenere.

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