Il Canada ritira la tassa sui servizi digitali per salvare i negoziati commerciali con gli Stati Uniti

Il governo canadese ha annunciato nella tarda serata di domenica l’abbandono della prevista tassa sui servizi digitali, poche ore prima della sua entrata in vigore, nel tentativo di sbloccare i negoziati commerciali con gli Stati Uniti.

Il Canada ritira la tassa sui servizi digitali per salvare i negoziati commerciali con gli Stati Uniti
Carney e Trump
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30 Giugno 2025 - 11.44


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Il governo canadese ha annunciato nella tarda serata di domenica l’abbandono della prevista tassa sui servizi digitali, poche ore prima della sua entrata in vigore, nel tentativo di sbloccare i negoziati commerciali con gli Stati Uniti.

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Secondo quanto comunicato dal ministero delle Finanze canadese, il primo ministro Mark Carney e il presidente statunitense Donald Trump riprenderanno i colloqui per raggiungere un nuovo accordo commerciale entro il 21 luglio.

Venerdì Trump aveva interrotto bruscamente i negoziati, definendo la tassa “un attacco palese” contro le aziende tecnologiche statunitensi. Domenica ha ribadito le sue critiche, minacciando di imporre entro una settimana nuove tariffe sui beni canadesi, rischio che potrebbe riportare i rapporti tra i due Paesi in una fase di forte tensione dopo mesi di relativa stabilità.

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Il confronto arriva a seguito dell’incontro tra i due leader al G7 di metà giugno, durante il quale era stata annunciata l’intenzione di concludere un nuovo accordo economico entro 30 giorni.

La tassa digitale canadese prevedeva un’aliquota del 3% sui ricavi derivanti da servizi digitali ottenuti da utenti canadesi superiori a 20 milioni di dollari canadesi all’anno, con effetto retroattivo a partire dal 2022. Tra le aziende coinvolte vi sarebbero stati colossi come Amazon, Meta, Google e Apple.

Il ministero delle Finanze ha precisato che la riscossione della tassa, prevista per lunedì, è stata sospesa e che il ministro François-Philippe Champagne presenterà a breve una proposta di legge per abrogare ufficialmente la Digital Services Tax Act.

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“La DST era stata annunciata nel 2020 per affrontare il fatto che molte grandi aziende tecnologiche operanti in Canada non pagano tasse sui ricavi generati da utenti canadesi,” si legge nella nota. “La preferenza del Canada è sempre stata per una soluzione multilaterale sulla tassazione dei servizi digitali.”

Dopo la notizia del ritiro della tassa, i future degli indici azionari hanno registrato un rialzo e il clima positivo si è esteso anche ai mercati asiatici.

Il Canada è il secondo partner commerciale degli Stati Uniti dopo il Messico, e rappresenta il primo mercato di destinazione per le esportazioni statunitensi. Nel 2024 ha acquistato beni statunitensi per 349,4 miliardi di dollari ed esportato verso gli Stati Uniti merci per un valore di 412,7 miliardi, secondo i dati del Census Bureau USA.

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L’amministrazione Biden aveva già richiesto un confronto formale sulla tassa nel 2024, sostenendo che fosse in contrasto con gli impegni assunti dal Canada nell’ambito dell’accordo commerciale nordamericano (USMCA).
Sebbene il Canada fosse stato risparmiato dai dazi generalizzati imposti da Trump ad aprile, resta tuttora soggetto a tariffe del 50% su acciaio e alluminio.

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