Con il nuovo piano di bilancio proposto da Donald Trump e attualmente in discussione al Senato, quasi 12 milioni di cittadini americani rischiano di perdere l’assicurazione sanitaria garantita da Medicaid. Lo certifica il Congressional Budget Office (CBO), l’ufficio bilancio del Congresso, in un rapporto che denuncia anche un aumento previsto del debito federale di 3.300 miliardi di dollari in dieci anni.
Il motivo? Il cuore della manovra è un gigantesco taglio fiscale da centinaia di miliardi destinato soprattutto ai redditi più alti e alle grandi aziende. Secondo l’analisi del CBO, oltre il 68% dei benefici fiscali andrà al 10% più ricco della popolazione, con le famiglie che guadagnano più di 700.000 dollari l’anno che riceveranno uno sconto medio di 12.000 dollari all’anno.
A pagare il conto saranno, come sempre, i più poveri. La manovra prevede tagli profondi a Medicaid – il programma sanitario pubblico per i cittadini a basso reddito – e al programma federale di assistenza alimentare (SNAP), meglio noto come “food stamps”. Oltre ai tagli diretti, la legge introduce requisiti lavorativi rigidi per accedere a questi aiuti: chi non riesce a dimostrare almeno 80 ore al mese di attività lavorativa, volontariato o formazione perderà l’accesso ai benefici. In pratica, milioni di disoccupati, lavoratori precari, persone con disabilità non certificate o con lavori informali rischiano di restare senza cure mediche e cibo.
Il risultato netto, secondo il CBO, è che una famiglia povera media perderà circa 1.600 dollari all’anno, quasi il 4% del proprio reddito, mentre i miliardari guadagneranno migliaia di dollari in più. In parallelo, l’aumento vertiginoso del debito pubblico – causato proprio dalle detrazioni fiscali – smantella la narrazione repubblicana del rigore di bilancio.
Il pacchetto, battezzato da Trump come “One Big Beautiful Bill”, è stato presentato come un piano di crescita e rilancio economico. Ma in realtà, si tratta di una riedizione estrema della storica politica dei “trickle-down economics”: arricchire i ricchi nella speranza che qualcosa “filtri giù” anche ai poveri. Invece, a filtrare verso il basso sono solo tagli, povertà e insicurezza sociale.
In un paese dove la sanità non è un diritto garantito, ma un privilegio da pagare, questa legge rischia di diventare una condanna a morte silenziosa per milioni di persone malate o fragili.
E mentre Trump continua a parlare di “America First”, il suo bilancio mette l’1% più ricco davanti a tutti gli altri.
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