Netanyahu dall'alto dei suoi crimini di guerra propone il razzista Trump per il Nobel per la Pace
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Netanyahu dall'alto dei suoi crimini di guerra propone il razzista Trump per il Nobel per la Pace

Durante un incontro alla Casa Bianca, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avanzato l’idea di proporre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Premio Nobel per la Pace, senza formalizzare una nomina ufficiale.

Netanyahu dall'alto dei suoi crimini di guerra propone il razzista Trump per il Nobel per la Pace
Trump e Netanyahu
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8 Luglio 2025 - 13.41


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Durante un incontro alla Casa Bianca, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha avanzato l’idea di proporre il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Premio Nobel per la Pace, senza formalizzare una nomina ufficiale. L’annuncio, avvenuto durante una celebrazione per le operazioni militari congiunte contro le strutture nucleari iraniane, definite da entrambi come una vittoria in una guerra di 12 giorni, appare come un tentativo palese di lusingare Trump. La proposta si inserisce nel desiderio di Trump di ottenere il Nobel, visto come un trofeo per eguagliare Barack Obama, premiato nel 2009, ma stride con la realtà delle sue azioni.

Netanyahu ha lodato Trump per gli Accordi di Abramo e i negoziati per un cessate il fuoco a Gaza, dichiarando in una cena privata: “Signor Presidente, credo che tu meriti il Premio Nobel per la Pace per tutto ciò che hai fatto”. Trump ha accolto il riconoscimento con entusiasmo. Tuttavia, le motivazioni appaiono chiaramente politiche: Netanyahu, sotto pressione per un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale per presunti crimini di guerra a Gaza, cerca di assicurarsi il sostegno militare statunitense. L’idea del Nobel sembra quindi funzionale ad adulare Trump in vista di futuri negoziati su Gaza e Iran.

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L’ossessione di Trump per il Nobel

Trump ha ripetutamente espresso il desiderio di vincere il Nobel, citando i summit con Kim Jong-un e gli Accordi di Abramo. Il Nobel rappresenta per lui l’ossessione suprema, un riconoscimento che ritiene di meritare e che considera essenziale per la costruzione del proprio legato. In questo contesto, l’iniziativa di Netanyahu appare come un’ovvia mossa per compiacere questa ambizione e rafforzare il rapporto personale con l’ex presidente americano.

Critiche e contraddizioni

La proposta è stata accolta con scetticismo. I sostenitori di Trump, come i repubblicani della Camera, ne esaltano il ruolo diplomatico, ma i critici sottolineano l’assurdità di un endorsement da parte di un leader accusato di crimini di guerra. La proposta è stata paragonata a “un premio di legalità da Tony Soprano”. Inoltre, gli attacchi contro l’Iran, autorizzati da Trump nonostante l’intelligence escludesse la presenza di armi nucleari, rendono ancora più incongrua l’idea di premiarlo per la pace.

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