Carenza di carburante a Gaza a livelli critici: rischio di morti nei reparti di neonatologia e terapia intensiva
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Carenza di carburante a Gaza a livelli critici: rischio di morti nei reparti di neonatologia e terapia intensiva

Le Nazioni Unite hanno dichiarato sabato che la carenza di carburante nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli “critici”.

Carenza di carburante a Gaza a livelli critici: rischio di morti nei reparti di neonatologia e terapia intensiva
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12 Luglio 2025 - 17.54


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Le Nazioni Unite hanno dichiarato sabato che la carenza di carburante nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli “critici”. Il combustibile è essenziale per il trasporto di beni vitali in tutto il territorio e per il funzionamento della rete di panifici che producono pane fresco per la popolazione colpita.

Secondo l’Onu, senza carburante “le linee di sopravvivenza scompariranno per 2,1 milioni di persone”, che si trovano già “sull’orlo della fame”.

Il comunicato aggiunge:

Senza carburante a sufficienza, Gaza rischia il collasso degli sforzi umanitari. Gli ospedali stanno già restando al buio, i reparti di maternità, neonatologia e terapia intensiva non funzionano più, e le ambulanze non possono circolare. Le strade resteranno bloccate, intrappolando chi ha bisogno di soccorso. Le telecomunicazioni si interromperanno, paralizzando il coordinamento dei soccorsi e isolando le famiglie da informazioni vitali e dai propri cari.

Senza carburante, panifici e cucine comunitarie non possono funzionare. I sistemi per la produzione di acqua e la gestione dei rifiuti si fermeranno, lasciando le famiglie senz’acqua potabile, mentre rifiuti solidi e liquami si accumuleranno nelle strade. Queste condizioni espongono la popolazione a epidemie mortali e spingono le persone più vulnerabili di Gaza ancora più vicino alla morte.

L’Onu ha accolto con favore l’ingresso, per la prima volta dopo 130 giorni, di una piccola quantità di carburante a Gaza durante questa settimana, ma ha sottolineato che si tratta solo di “una minima parte” rispetto al fabbisogno quotidiano necessario per mantenere attive le funzioni vitali e le operazioni umanitarie.

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