Gaza, ancora sangue tra i civili: uccisi sei bambini mentre prendevano l’acqua
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Gaza, ancora sangue tra i civili: uccisi sei bambini mentre prendevano l’acqua

Almeno otto persone, tra cui sei bambini, sono state uccise a Gaza durante un attacco israeliano che ha colpito un punto di distribuzione dell’acqua nei pressi del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia

Gaza, ancora sangue tra i civili: uccisi sei bambini mentre prendevano l’acqua
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13 Luglio 2025 - 11.19


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Almeno otto persone, tra cui sei bambini, sono state uccise a Gaza durante un attacco israeliano che ha colpito un punto di distribuzione dell’acqua nei pressi del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia. Lo riferiscono fonti locali rilanciate dal Times of Israel. I feriti sarebbero almeno 16, secondo quanto comunicato dall’ospedale Al-Awda, che ha ricevuto i corpi delle vittime.

Ancora una volta, è il momento in cui si cerca di sopravvivere – procurandosi acqua o cibo – a trasformarsi in tragedia. Immagini drammatiche, circolate sui social e non ancora verificate da fonti indipendenti, mostrano corpi a terra e soccorritori che tentano di aiutare i feriti. Le Forze di Difesa israeliane (IDF) non hanno rilasciato commenti sull’attacco.

Ma non è stato l’unico. La Protezione Civile di Gaza ha denunciato almeno altri 27 morti, inclusi diversi bambini, uccisi nel corso di raid aerei israeliani nelle prime ore del mattino. Gli attacchi, riferiscono i soccorritori, hanno colpito abitazioni e campi profughi, aggravando ulteriormente la crisi umanitaria.

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Secondo l’Ufficio ONU per i diritti umani (OHCHR), dall’inizio dell’offensiva israeliana, centinaia di civili sono stati uccisi proprio mentre cercavano aiuti umanitari. In un rapporto diffuso questa settimana, l’ONU ha reso noto che quasi 800 persone sono morte a Gaza mentre tentavano di ottenere cibo e acqua, colpite vicino ai punti di distribuzione allestiti nella Striscia. Tra queste vittime, una parte significativa è rappresentata da donne e bambini.

L’assedio e i bombardamenti indiscriminati continuano a colpire una popolazione stremata. Quella che un tempo era una crisi si è trasformata in una quotidianità insostenibile fatta di fame, paura e sangue. E oggi, tra le macerie di un centro di distribuzione dell’acqua, giacciono altri sei bambini.

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