Benjamin Netanyahu, Itamar Ben-Gvir, Bezalel Smotrich… Ecco, se un giorno ci fosse una “Norimberga” per Gaza, i succitati, insieme a tutto il resto della compagine governativa israeliana, siederebbero nei primi banchi degli imputati. Sono loro ad aver orchestrato la soluzione finale della questione palestinese.
Loro ad aver commesso crimini genocidari, crimini di guerra, crimini contro l’umanità. E non hanno fatto nulla per tenere il mondo all’oscuro. Da un lancio dell’Ansa: “Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha pubblicato su X una foto delle rovine di Gaza, accompagnate dal commento: “Dopo Rafah, Beit Hanoun”. Rafah, la città più meridionale di Gaza, al confine con l’Egitto, è stata quasi completamente distrutta dall’esercito israeliano. Beit Hanoun è una città importante nella parte settentrionale dell’enclave, ora sottopesante assedio da parte delle forze israeliane. Le autorità israeliane vorrebbero sfollare la maggior parte dei palestinesi dal nord di Gaza e costringerne centinaia di migliaia in un campo di concentramento che verrà costruito sulle rovine di Rafah”.
Quanto a Smotrich, il campionario della disumanità esibita è infinita: al top dell’orrore il considerare lil far morire di fame due milioni di persone, compresi neonati e bambini, qualcosa di accettabile pur di annientare i palestinesi.
A questo siamo. All’esibizione compiaciuta dei crimini commessi. All’esternazione di volontà annientatrici. Alla disumanizzazione del Nemico, anche quando il nemico è un bambino, un neonato, una donna, un anziano. E c’è ancora, senza un minimo di pudore, qui in Italia ad inalberarsi se riferendosi a Gaza, vedi il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, si parla di campo di sterminio. E allora dai all’antisemita. Un giorno, care lettrici e cari lettori di Globalist, faremo l’elenco delle personalità a cui le autorità israeliane hanno affibbiato il marchio infamante di “antisemita”. Un assaggio: tre Premi Nobel per la Pace, Jimmy Carter, Desmond Tutu, Mairead Maguire. Antisemiti, nemici d’Israele, filopal, per aver osato condannare l’apartheid in Cisgiordania e le punizioni collettive da decenni, ben prima del 7 ottobre 2023, imposte da Israele al popolo gazawi.
Cara Francesca Albanese, sei in buona compagnia.
Least but non last. Se ci fosse una Norimberga per Gaza, noi abbiamo un procuratore capo da proporre. Il suo nome è Francesca Albanese.