I coloni israeliani di estrema destra protetti dai militari attaccano il villaggio cristiano di Taybeh

Un gruppo di coloni israeliani ha compiuto un nuovo attacco stamane ai danni del villaggio cristiano di Taybeh, situato nei pressi di Ramallah

I coloni israeliani di estrema destra protetti dai militari attaccano il villaggio cristiano di Taybeh
Cisgiordania
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14 Luglio 2025 - 16.58


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Un gruppo di coloni israeliani ha compiuto un nuovo attacco stamane ai danni del villaggio cristiano di Taybeh, situato nei pressi di Ramallah, incendiando terreni agricoli adiacenti alle case dei residenti e alla storica chiesa di Al‑Khader (San Giorgio). L’incendio è divampato a ridosso delle finestre delle abitazioni, poi ha minacciato il retro della chiesa quinte­centesca, richiedendo l’intervento dei vigili del fuoco per domare le fiamme. Nessuna vittima né feriti sono stati riportati, ma l’attacco è durato quasi due ore .

A denunciare l’accaduto è stato padre Bashar Fawadleh, parroco di rito latino, intervistato dall’Agenzia Sir, che ha spiegato: «I coloni hanno appiccato il fuoco ai terreni degli abitanti del villaggio. L’incendio è scoppiato vicino alle finestre delle case… Contemporaneamente, si è allargato al retro della storica chiesa di Al‑Khader».

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L’attacco si inserisce in un’escalation di violenze messe in atto da gruppi di coloni – talora definiti “hilltop youth” – che negli ultimi giorni hanno sistematicamente preso di mira terre, case e siti sacri cristiani nel villaggio, impedendo anche l’accesso ai contadini. Secondo le fonti ecclesiali, tali azioni avverrebbero «sotto la protezione dell’esercito israeliano».

I capi delle tre parrocchie di Taybeh (Cattolica latina, Greco‑ortodossa e Melchita) hanno condannato l’accaduto, descrivendo la comunità come «un bersaglio aperto per avamposti illegali controllati da coloni armati» e chiedendo un’«indagine immediata e trasparente» così come un intervento delle autorità israeliane.

Le cronache locali riferiscono che questi episodi si ripetono da settimane: incendi divampati vicino a case, auto e uliveti, bestiame introdotto nei campi dei villaggi e comportamenti intimidatori nei confronti degli agricoltori. Secondo la Times of Israel, l’area orientale di Taybeh sarebbe diventata «un obiettivo facile per la formazione di avamposti illegali, che operano sotto scorta dell’esercito» .

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La comunità cristiana, unica interamente cristiana nella Cisgiordania, si appella alle istituzioni internazionali e religiose affinché inviino missioni per documentare i danni e difendere il suo diritto alla terra, alla sicurezza e alla libertà di culto.


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