L’esercito israeliano ha dichiarato mercoledì di aver completato la costruzione di una nuova strada nel sud della Striscia di Gaza, isolando diversi centri abitati a est di Khan Younis dal resto del territorio, nel tentativo – secondo quanto riportato da Reuters – di ostacolare le operazioni di Hamas.
I palestinesi interpretano la costruzione di questa strada, che estende il controllo israeliano, come un mezzo di pressione su Hamas nei negoziati per il cessate il fuoco in corso dal 6 luglio, mediati da Egitto e Qatar con il sostegno degli Stati Uniti.
Fonti palestinesi vicine ai colloqui hanno riferito che non è stato ancora raggiunto alcun accordo su nessuna delle questioni principali in discussione.
Secondo Hamas, Israele vorrebbe mantenere il controllo su almeno il 40% della Striscia di Gaza nell’ambito di un eventuale accordo, una proposta respinta dal movimento. Hamas ha inoltre chiesto lo smantellamento della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) e il ripristino di un meccanismo di distribuzione degli aiuti guidato dalle Nazioni Unite.
Il dirigente di Hamas Basem Naim ha dichiarato che la costruzione della strada dimostra come Israele non sia realmente interessato a raggiungere un’intesa per il cessate il fuoco.
In un post su Facebook, Naim ha scritto:
“Conferma le intenzioni a lungo termine dell’occupazione e i suoi piani di permanenza all’interno della Striscia: non ha intenzione di ritirarsi né di porre fine alla guerra. Tutto ciò è in netto contrasto con quanto Israele afferma al tavolo delle trattative o comunica ai mediatori.”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito che la guerra terminerà solo quando Hamas sarà disarmato e rimosso dalla Striscia di Gaza.
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