No, le loro non sono “lacrime di coccodrillo”. Il coccodrillo, in fondo, una sua famelica moralità la tiene. Quelle della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro degli Esteri ombra, nel senso che è un’ombra di ministro, Antonio Tajani, sono “lacrime “provocatorie.
Dopo aver raso al suolo case, ospedali, scuole, campi profughi. Dopo aver massacrato più di 58mila palestinesi (bilancio parziale e in difetto) e ferito, mutilato, oltre 120mila, in maggioranza donne e bambini, dopo aver fatto scempio di vite umane, ma erano palestinesi e pure islamici quindi contano di meno, l’esercito più morale (sic) e tecnologizzato al mondo, ha bombardato, “per errore”, pure l’unica chiesa esistente nella Striscia di Gaza, uccidendo tre civili, ferendo anche il parroco.
Di fronte a questo ennesimo atto di criminalità di Stato, Meloni and Tajani hanno condannato l’atto. Sai che paura hanno messo a Netanyahu…
Hanno condannato il bombardamento della chiesa, invitando alla moderazione e chiedendo, senza crederci neanche loro, il cessate il fuoco, e al tempo stesso hanno detto no, bocciandola in Parlamento, alla richiesta dell’opposizione -Pd, M5S, Avs – di sospendere il Memorandum militare con Israele.. Era Il minimo sindacale da fare di fronte al genocidio in atto a Gaza. Macché.
Quel Memorandum va difeso, le armi a Israele vanno vendute. Armi che servono ad ammazzare palestinesi a Gaza come in Cisgiordania. Non hanno neanche il pudore di zittirsi. Se un giorno ci sarà una Norimberga per Gaza, un posto nel banco degli imputati dovranno trovarlo anche per i “coccodrilli” di Palazzo Chigi e della Farnesina.