Ice: gli sgherri di Trump arrestano e minacciano i volontari che assistono gli immigrati nei tribunali
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Ice: gli sgherri di Trump arrestano e minacciano i volontari che assistono gli immigrati nei tribunali

Negli ultimi mesi, l’attività dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti si è intensificata, con arresti di immigrati privi di documenti effettuati direttamente fuori dai tribunali federali dopo le udienze sull’immigrazione.

Ice: gli sgherri di Trump arrestano e minacciano i volontari che assistono gli immigrati nei tribunali
Ice, l'agenzia che Trump ha scatenato contro i migranti
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22 Luglio 2025 - 12.57


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Negli ultimi mesi, l’attività dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) degli Stati Uniti si è intensificata, con arresti di immigrati privi di documenti effettuati direttamente fuori dai tribunali federali dopo le udienze sull’immigrazione. Questo fenomeno, riportato dalla testata *Mother Jones* sta generando proteste e preoccupazioni tra attivisti e volontari in città come Sacramento, San Francisco, San Diego e Denver.

A Sacramento, in California, i volontari dell’organizzazione NorCal Resist denunciano che gli agenti ICE hanno ostacolato il loro lavoro, scattando foto ai volontari e rivolgendo loro commenti minacciosi. Autumn Gonzalez, una delle volontarie, ha dichiarato: “Vogliono operare senza testimoni”. Questi episodi si verificano nonostante le udienze nei tribunali siano pubbliche per legge e tutelate dal Primo Emendamento.

A San Diego, la situazione è altrettanto tesa. Una volontaria di 71 anni, Barbara Stone, è stata ammanettata e trattenuta per otto ore con l’accusa di aver spinto un’agente ICE, accusa che Stone contesta. Suo marito, Gershon Shafir, ha descritto l’episodio come un’ingiusta aggressione contro una persona che cercava di proteggere rifugiati. Stone ha riportato traumi fisici e psicologici, con lividi causati dalle manette e la confisca del suo telefono.

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A Denver, l’ACLU del Colorado ha segnalato detenzioni di volontari senza giustificazioni apparenti, mentre a San Francisco, il 7 luglio 2025, si è verificato un violento scontro tra agenti ICE e manifestanti che cercavano di impedire un arresto fuori da un tribunale. Un video ha mostrato un veicolo ICE che, nel tentativo di lasciare il tribunale, ha trascinato un manifestante per un isolato. Questi episodi hanno spinto attivisti come Ruth Mendez di Detention Resistance a denunciare un clima di intimidazione volto a scoraggiare la presenza di osservatori volontari.

Le tattiche dell’ICE, che includono l’uso di maschere e occhiali da sole per nascondere l’identità degli agenti, hanno sollevato critiche. I senatori democratici hanno proposto un disegno di legge per vietare questa pratica, ma il sostegno repubblicano appare improbabile. Inoltre, a Sacramento, l’accesso pubblico al tribunale è stato temporaneamente bloccato a giugno, suscitando la reazione dell’assessora Maggy Krell, che ha sottolineato il diritto a un processo equo in un tribunale aperto.

Queste operazioni si inseriscono in una strategia più ampia dell’amministrazione Trump per accelerare le deportazioni, spesso attraverso procedure di rimozione rapida che bypassano il sistema giudiziario tradizionale. Gli attivisti temono che tali azioni non solo violino i diritti degli immigrati, ma minaccino anche la trasparenza e l’accesso pubblico al sistema giudiziario.

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