L'influencer di estrema destra sostiene che Brigitte Macron sia un uomo: denunciata dall'Eliseo
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L'influencer di estrema destra sostiene che Brigitte Macron sia un uomo: denunciata dall'Eliseo

Il presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte hanno intentato una causa per diffamazione contro la commentatrice statunitense di estrema destra e complottista Candace Owens.

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23 Luglio 2025 - 23.44


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Il presidente francese Emmanuel Macron e sua moglie Brigitte hanno intentato una causa per diffamazione contro la commentatrice statunitense di estrema destra e complottista Candace Owens. La denuncia, depositata mercoledì in Delaware, accusa Owens di aver condotto un attacco diffamatorio sistematico contro la coppia presidenziale con l’obiettivo di accrescere la propria visibilità mediatica e ricavarne profitto.

Secondo la causa, Owens ha affermato nel 2024 di “scommettere tutta la sua reputazione professionale sul fatto che Brigitte Macron sia in realtà un uomo”. Da allora ha continuato a sostenere questa teoria, arrivando a produrre una serie di podcast in otto episodi dal titolo Becoming Brigitte.

I Macron, attraverso i loro legali, avevano chiesto a Owens di ritrattare quelle che definiscono “affermazioni dimostrabilmente false”. La risposta, però, è stata beffarda: Owens ha ironizzato sulla richiesta e ha usato la vicenda per galvanizzare ulteriormente il suo pubblico.

Tra le accuse infondate citate nella causa ci sono: che Brigitte Macron sarebbe nata uomo e avrebbe rubato l’identità di un’altra persona per poi transizionare; che i Macron sarebbero parenti di sangue e quindi colpevoli di incesto; che Emmanuel Macron sarebbe stato scelto come presidente della Francia nell’ambito di un presunto programma di controllo mentale della CIA (come l’MKUltra); e che la coppia avrebbe commesso reati di falso, frode e abuso di potere per nascondere queste “verità”.

“In seguito al continuo rifiuto da parte della signora Owens di ritrattare, nonostante le nostre ripetute richieste e la presentazione di prove contrarie, abbiamo deciso che rivolgerci a un tribunale era l’unica via rimasta”, hanno dichiarato i Macron in una nota. “La sua campagna diffamatoria era chiaramente mirata a molestarci e ferirci, oltre che ad attirare l’attenzione pubblica. Le abbiamo dato ogni possibilità di fare un passo indietro. Ha scelto invece di raddoppiare la posta.”

La coppia presidenziale sostiene che queste menzogne abbiano causato loro una “campagna globale di umiliazione”, con effetti devastanti anche sul piano personale. Oltre al danno alla reputazione, sono stati costretti a sostenere “ingenti spese per correggere il pubblico registro”, compresi costi legali.

“Ovunque vadano, i Macron sanno che molte persone hanno ascoltato – e spesso credono – a queste vergognose falsità. È un’invasione della loro privacy, disumanizzante e profondamente ingiusta”, si legge nella causa.

Secondo il Financial Times, i Macron sarebbero disposti a comparire di persona in un’aula di tribunale del Delaware. A rappresentarli è lo studio legale Clare Locke, noto per aver vinto importanti cause per diffamazione, tra cui quella di Dominion contro Fox News.

La causa arriva dopo tre lettere formali inviate a Owens dai legali dei Macron, accompagnate da prove che smentivano le sue affermazioni. Ma ogni risposta di Owens sarebbe stata utilizzata per rilanciare nuove calunnie.

Un portavoce di Owens ha dichiarato che la commentatrice “non ha intenzione di tacere” e che affronterà la questione nel suo programma. “Questo è un governo straniero che attacca il Primo Emendamento e la libertà di un giornalista indipendente americano”, ha affermato. “In Francia i politici possono intimidire i giornalisti. Ma questa non è la Francia. È l’America.”

È raro che un presidente in carica intenti una causa per diffamazione, anche se Donald Trump ha recentemente avviato diverse azioni legali contro media statunitensi. Le teorie infondate sul genere di Brigitte Macron circolano da anni, ma Owens ne ha amplificato la portata negli Stati Uniti. Altre figure femminili della politica, come Michelle Obama e Kamala Harris, sono state oggetto di campagne simili, basate su una retorica transfobica e misogina.

I Macron avevano già sporto denuncia in Francia contro due donne che avevano diffuso affermazioni simili: inizialmente condannate per diffamazione, sono poi state assolte in appello. Brigitte Macron ha presentato ricorso contro quella sentenza.

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