L'Onu: "I governi che non fanno pressione su Israele potrebbero essere complici di crimini internazionali"

In un videomessaggio diffuso alla vigilia di una conferenza sulla Palestina che si apre domani a New York, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha esortato i governi di tutto il mondo a esercitare pressioni su Israele

L'Onu: "I governi che non fanno pressione su Israele potrebbero essere complici di crimini internazionali"
Volker Türk
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27 Luglio 2025 - 22.15


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In un videomessaggio diffuso alla vigilia di una conferenza sulla Palestina che si apre domani a New York, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, Volker Türk, ha esortato i governi di tutto il mondo a esercitare pressioni su Israele affinché ponga fine alla sua offensiva su Gaza. Ha inoltre avvertito che i Paesi che non utilizzano la propria influenza potrebbero essere considerati “complici di crimini internazionali”. Questo il testo integrale del suo intervento:

“Esorto Israele a compiere passi immediati per porre fine alla sua presenza illegale nei territori palestinesi occupati, e invito tutte le parti a lavorare per un progresso concreto verso una soluzione a due Stati.”

“Esorto i governi a cogliere l’opportunità offerta da questa conferenza per agire concretamente, esercitando ogni possibile pressione sul governo israeliano affinché ponga fine, in modo permanente, al massacro in corso a Gaza.”

“I Paesi che non utilizzano la propria leva diplomatica potrebbero essere complici di crimini internazionali. Ogni giorno assistiamo con orrore e frustrazione all’indicibile tragedia che si consuma a Gaza e in Cisgiordania.”

“Ogni giorno vediamo nuove distruzioni, nuove uccisioni, e un’ulteriore disumanizzazione del popolo palestinese.”

“Il mondo giudicherà questa conferenza in base a ciò che sarà in grado di ottenere. Rinnovo il mio appello per un cessate il fuoco immediato e permanente, per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e di tutte le persone detenute arbitrariamente, per un accesso umanitario immediato e senza ostacoli, e per la consegna di aiuti umanitari su larga scala a tutti i palestinesi, ovunque essi si trovino.”

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