In Ucraina, nel villaggio di Buzke – siamo nella regione di Mykolaiv, città medagliata per la resistenza all’invasione russa – “civili con mazze e tubi di metallo” hanno attaccato i dipendenti del centro di reclutamento territoriale. Una vera e propria sommossa, e ci sono vittime del violento scontro.
L’attacco al centro di reclutamento, “durante le misure di allerta” dell’esercito. Le cronache dicono che gli aggressori hanno danneggiato diverse auto e ferito seriamente un militare del “gruppo di allerta”. Per legittima difesa, il soldato ha sparato agli aggressori. Secondo le prime informazioni, ci sarebbero vittime tra i militari e tra i civili dell’ufficio di reclutamento.
Fatti come quello di Buzke si ripetono frequentemente. La notte del 2 agosto, infatti, scontri ci sono stati anche a Vinnytsia tra la polizia e i residenti locali, scesi in strada per protestare contro l’arruolamento. Pare che tutto sia accaduto alla notizia che un centinaio di uomini erano stati rinchiusi illegalmente nello stadio locale, portati lì per essere mobilitati.
I manifestanti hanno sfondato i cancelli dello stadio e chiesto il rilascio dei loro parenti. La polizia ha parlato di circa 80 persone arrivate alla struttura militare chiedendo il rilascio di un uomo, che era stato fermato dai militari come una persona ricercata per aver evaso il servizio militare. Al termine della manifestazione, arrestati cinque uomini di età compresa tra i 21 e i 33 anni.