La Palestina chiede al Consiglio di Sicurezza dell'Onu di fermare il genocidio

Il Ministero degli Esteri palestinese ha rivolto un appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché “si assuma le proprie responsabilità” imponendo un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza

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4 Agosto 2025 - 12.37


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Il Ministero degli Esteri palestinese ha rivolto un appello al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite affinché “si assuma le proprie responsabilità” imponendo un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza e organizzando una visita ufficiale nel territorio.

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In una dichiarazione diffusa sui social media, il ministero ha esortato il Consiglio ad “interrompere i crimini di genocidio, di sfollamento e di annessione contro il nostro popolo” e ad attuare le decisioni adottate durante una recente conferenza delle Nazioni Unite che ha riaffermato il sostegno alla soluzione dei due Stati.

Secondo il ministero, oltre due milioni di palestinesi a Gaza stanno “vivendo in un cerchio mortale fatto di uccisioni, fame, sete e privazione di medicine, cure e di tutti i diritti umani fondamentali”.

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La nota critica anche il ruolo di alcuni membri del Consiglio di Sicurezza, accusando determinati Stati di “prolungare deliberatamente la guerra al servizio di agende e interessi politici”.

Il Ministero ha infine sottolineato la necessità di una visita del Consiglio di Sicurezza a Gaza come passo essenziale per “rompere l’assedio e il blackout imposti da Israele”, aggiungendo che ogni ritardo nell’imposizione di un cessate il fuoco non fa altro che favorire “i piani di sfollamento forzato del nostro popolo”.

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