Diversi Paesi arabi e musulmani hanno condannato come una “pericolosa escalation” il piano di Israele per prendere il controllo di Gaza City. Secondo una dichiarazione congiunta, circa 20 Stati, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, hanno affermato che il progetto rappresenta “una flagrante violazione del diritto internazionale” e un tentativo di consolidare l’occupazione illegale, imponendo un fatto compiuto “in contrasto con la legittimità internazionale”.
Dalla Turchia è arrivato un ulteriore richiamo all’unità del mondo islamico. Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, dopo colloqui in Egitto, ha dichiarato che i Paesi musulmani devono agire “in totale sintonia” e mobilitare la comunità internazionale contro il piano israeliano. Durante una conferenza stampa congiunta a El Alamein, accanto al suo omologo egiziano, Fidan ha inoltre annunciato che l’Organizzazione per la Cooperazione Islamica è stata convocata per una riunione di emergenza.
Il ministro turco ha incontrato anche il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi, con cui ha discusso delle conseguenze regionali dell’offensiva israeliana e della necessità di una risposta coordinata. L’iniziativa diplomatica si inserisce in un contesto di crescente allarme internazionale, mentre le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza continuano ad aggravare la crisi umanitaria.