Ucraina, la speranza di una pace anche breve per respirare
Top

Ucraina, la speranza di una pace anche breve per respirare

Al 1.268esimo giorno di guerra, il vertice in Alaska tra Putin e Trump non è visto dagli ucraini come l'inizio della "fine" della guerra. La fine non è certo vicina, dicono.

Ucraina, la speranza di una pace anche breve per respirare
Preroll

Onofrio Dispenza Modifica articolo

15 Agosto 2025 - 18.33


ATF

Al 1.268esimo giorno di guerra, il vertice in Alaska tra Putin e Trump non è visto dagli ucraini come l’inizio della “fine” della guerra. La fine non è certo vicina, dicono.

Un giornale che da qualche tempo, dall’esilio, anche soltanto col nome di battesimo, raccoglie lettere e pensieri sulla guerra, sia di ucraini che di russi – tanto, per lo più, ricorrono gli stessi nomi da un lato e dall’altro – pubblica una lettera delle ultime ore, quelle dell’attesa per il vertice.

Vi si legge:
“È importante capire la differenza tra fine e congelamento della guerra… Entrambe le parti rimarranno insoddisfatte dei risultati dell’accordo. Ciò significa che ci sarà sempre la possibilità di una seconda guerra. La storia insegna… D’altra parte – aggiunge chi scrive – voglio davvero respirare, almeno per un po’; per un po’ di tempo vivere senza guerra: niente droni e missili, niente morti, niente cattive notizie ad ogni angolo, ad ogni momento del giorno”.

Poi, il sogno, il piccolo sogno:
“Voglio andare in un bel posto tranquillo, da qualche parte solo per rilassarmi…”.

Chi scrive, lo sa bene:
“Non tutti gli ucraini saranno d’accordo con me, ma qui e ora non parlo per tutti. Sono molto stanco, e tutti intorno a me sono molto stanchi. Oggi non vedo altra via d’uscita…”.

Una pace anche breve, per respirare.

Leggi anche:  Ucraina, da Ue e Kiev una controproposta al piano di Putin: "Tregua e poi scambio di territori"

Native

Articoli correlati