Il parroco di Gaza denuncia l'ordine israeliano di evacuare tutto il quartiere di al-Zaytun, nel nord della Striscia
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Il parroco di Gaza denuncia l'ordine israeliano di evacuare tutto il quartiere di al-Zaytun, nel nord della Striscia

Padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia nel quartiere di al-Zaytun, nel nord della Striscia di Gaza, rende conto delle condizioni che si vivono: "La vita qui è molto, molto difficile".

Il parroco di Gaza denuncia l'ordine israeliano di evacuare tutto il quartiere di al-Zaytun, nel nord della Striscia
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18 Agosto 2025 - 11.52


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Padre Gabriel Romanelli, parroco della Sacra Famiglia nel quartiere di al-Zaytun, nel nord della Striscia di Gaza, rende conto delle condizioni che si vivono: “La vita qui è molto, molto difficile”.

Secondo il sacerdote, “È arrivato un ordine di evacuazione di tutto il quartiere. E hanno detto che cominciano a distribuire tende. Uno può pensare che è una bella notizia, ‘che bello!’, ma questo è in ordine all’evacuazione di tutta la città di Gaza.

A questo proposito, il parroco si chiede “dove possono trovare spazio tutti gli abitanti” della Striscia, “due milioni e trecentomila persone…”

Durante la messa di ieri, padre Romanelli racconta: “abbiamo sentito una esplosione molto grande vicina che ha rotto un serbatoio d’acqua, non è successo niente fortunatamente, solo perdite materiali”, definendola “un’altra domenica di guerra”.

Il parroco esprime anche una visione di contrasti nella situazione quotidiana: “segni contraddittori” come quelli di un’associazione che “ha distribuito un po’ di verdura, pomodori, patate”, gesto che “la gente è contenta perché gli piace e ne ha bisogno”.

Leggi anche:  A Gaza muore anche chi racconta la tragedia

Ricorda che “ad un mese dall’attacco subito dalla stessa parrocchia, lo scorso 17 luglio, il missionario argentino ricorda che ‘i bambini hanno bisogno di tutto'”.

Sulla dinamica del conflitto, commenta: “Non c’è accordo, non vogliono liberare gli ostaggi, o solo parzialmente, l’altra parte dice ‘no, tutti insieme’… l’unica cosa certa è che le bombe continuano a causare morti, civili, bambini, i numeri sono terribili”.

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