Trump annuncia colloqui diretti tra Putin e Zelensky sull'Ucraina, l'Europa chiede garanzie e tregua preventiva
Top

Trump annuncia colloqui diretti tra Putin e Zelensky sull'Ucraina, l'Europa chiede garanzie e tregua preventiva

Vladimir Putin avrebbe accettato un incontro faccia a faccia con Volodymyr Zelensky per discutere un accordo di pace in Ucraina, secondo quanto dichiarato da Donald Trump e da alcuni leader europei, anche se da Mosca non è arrivata alcuna conferma ufficiale.

Trump annuncia colloqui diretti tra Putin e Zelensky sull'Ucraina, l'Europa chiede garanzie e tregua preventiva
Trump, Zelensky e i leader Ue
Preroll

globalist Modifica articolo

19 Agosto 2025 - 10.20


ATF

Vladimir Putin avrebbe accettato un incontro faccia a faccia con Volodymyr Zelensky per discutere un accordo di pace in Ucraina, secondo quanto dichiarato da Donald Trump e da alcuni leader europei, anche se da Mosca non è arrivata alcuna conferma ufficiale.

L’annuncio è giunto dopo una giornata di intense trattative alla Casa Bianca, durante le quali Trump ha escluso l’ipotesi di un cessate il fuoco, mentre Zelenskyy e i suoi alleati hanno insistito per ottenere garanzie di sicurezza sostenute dagli Stati Uniti come parte di un accordo a lungo termine. Il presidente ucraino ha dichiarato che tali garanzie saranno “formalizzate” entro dieci giorni.

Trump ha scritto sul suo social network che, al termine degli incontri, ha telefonato a Putin per avviare i preparativi di un incontro in una sede ancora da stabilire tra i due presidenti, aggiungendo che successivamente si terrà anche un vertice trilaterale con la partecipazione degli Stati Uniti.

Il primo ministro britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz hanno confermato la notizia, precisando però che non vi è certezza sulla partecipazione di Putin. “Non sappiamo se il presidente russo avrà il coraggio di prendere parte a un simile vertice. Serve ancora opera di persuasione”, ha ammonito Merz.

Da parte sua, Putin – secondo l’agenzia Tass – si sarebbe detto aperto all’“idea” di colloqui diretti con Kiev, pur senza confermare la data dell’incontro. Zelenskyy ha ribadito che l’Ucraina è pronta a discutere con Mosca “in qualsiasi formato”, precisando che le questioni territoriali verranno affrontate direttamente con il presidente russo.

Leggi anche:  Trump non ottiene nulla da Putin: niente cessate il fuoco in Ucraina e zero disponibilità a restituire territori

Lunedì Trump aveva già incontrato Putin ad Anchorage, dichiarando che ora toccava a Zelenskyy accettare concessioni che avrebbero potuto porre fine al conflitto. Un atteggiamento che, secondo alcuni osservatori, rifletteva l’influenza del leader russo sul presidente americano, il quale negli ultimi giorni ha adottato diversi punti della sua retorica.

Solo la settimana scorsa Trump aveva minacciato “conseguenze molto gravi” se Mosca non avesse interrotto le ostilità; ora, invece, ha chiarito di aver cambiato linea. Accogliendo Zelenskyy nello Studio Ovale, Trump ha sostenuto che non serve un cessate il fuoco per arrivare alla pace: “Se guardate ai sei conflitti che ho risolto quest’anno, erano tutte guerre – e non ho fatto alcun cessate il fuoco”.

Ha comunque assicurato che Washington contribuirà a garantire la sicurezza ucraina, ma ha sottolineato che l’onere principale dovrà ricadere sugli alleati europei: “Sono loro la prima linea di difesa perché sono lì, ma li aiuteremo”.

Zelenskyy ha dichiarato che l’Ucraina ha presentato agli Stati Uniti una proposta di acquisto di armamenti per 90 miliardi di dollari, comprendenti aerei e sistemi di difesa aerea, aggiungendo che sono già in corso intese per l’acquisto da parte americana di droni ucraini.

Leggi anche:  Trump cerca scuse dopo aver promesso “fuoco e fiamme” se non avesse ottenuto il cessate il fuoco in Ucraina

Al termine di un incontro con i leader di Germania, Regno Unito, Francia, Italia, Finlandia, Unione Europea e Nato, Trump ha scritto che sono stati discussi i termini delle garanzie di sicurezza e il coordinamento tra Europa e Stati Uniti. Il presidente francese Emmanuel Macron ha assicurato che non si è parlato di cessioni territoriali da parte di Kiev.

Rispetto al loro primo e burrascoso incontro di sei mesi fa, il colloquio tra Trump e Zelenskyy si è svolto in un clima molto più disteso, con ringraziamenti pubblici e perfino battute scherzose.

Nonostante la fermezza di Trump sul rifiuto del cessate il fuoco, alcuni leader europei – tra cui Merz e Macron – hanno insistito sulla necessità di una tregua preliminare, sottolineando che senza di essa Putin avrebbe solo più tempo per continuare la guerra. Lunedì, intanto, nuovi bombardamenti russi hanno causato almeno dieci morti in Ucraina, tra cui una bambina e suo fratello adolescente a Kharkiv.

Trump ha invece ribadito che eventuali intese sul territorio e sulle linee di contatto dovranno essere oggetto del confronto diretto tra Putin e Zelenskyy. Ha però affermato che il presidente russo avrebbe accettato in linea di principio l’idea di garanzie di sicurezza per Kiev, considerata una svolta significativa.

Leggi anche:  A differenza dell'Ucraina, Trump potrebbe porre fine alla guerra a Gaza con una semplice decisione

Macron ha sottolineato che “il primo elemento è un esercito ucraino credibile per gli anni e i decenni a venire”, mentre Giorgia Meloni ha rimarcato che “le garanzie di sicurezza sono la condizione preliminare di qualsiasi pace”.

Rispondendo a una domanda dei giornalisti, Trump ha escluso che un mancato accordo significhi la fine del sostegno americano a Kiev: “Non sarà mai la fine della strada. La gente muore e vogliamo fermarlo”. Ha aggiunto che l’obiettivo è garantire una pace duratura e non “un accordo di due anni per poi ritrovarsi nello stesso caos”.

Zelenskyy ha indicato due condizioni per la sicurezza del suo Paese: un esercito forte, sostenuto da forniture e addestramento, e nuove garanzie da parte di Unione Europea, Nato e Stati Uniti. Trump non ha escluso la possibilità di inviare truppe americane in Ucraina, affermando che se ne discuterà con gli alleati europei.

In chiusura, non sono mancati momenti più leggeri: quando un reporter vicino a Trump ha lodato l’eleganza di Zelenskyy, ricordando le critiche sul suo abbigliamento durante una visita precedente, Trump è intervenuto ironicamente: “È lo stesso che ti aveva attaccato la volta scorsa”. Zelenskyy ha risposto sorridendo: “Io ho cambiato abito, lui no”.


Native

Articoli correlati