Gli Usa proteggono le stragi di Netanyahu e sanzionano ancora la Cpi che indaga sui crimini di Gaza
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Gli Usa proteggono le stragi di Netanyahu e sanzionano ancora la Cpi che indaga sui crimini di Gaza

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato nuove sanzioni contro la Corte penale internazionale (Cpi).

Gli Usa proteggono le stragi di Netanyahu e sanzionano ancora la Cpi che indaga sui crimini di Gaza
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20 Agosto 2025 - 17.39


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Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato nuove sanzioni contro la Corte penale internazionale (Cpi). Nel mirino di Washington finiscono la giurista canadese Kimberly Prost, il magistrato francese Nicolas Guillou, la diplomatica delle Figi Nazhat Shameem Khan e il procuratore senegalese Mame Mandiaye Niang.

Rubio ha motivato così la decisione: “Questi individui sono cittadini stranieri che hanno partecipato direttamente alle azioni della Corte Penale Internazionale per indagare, arrestare, detenere o perseguire cittadini degli Stati Uniti o di Israele, senza il consenso di entrambe le nazioni”.

In un comunicato ufficiale, il capo della diplomazia americana ha rincarato la dose: “Gli Stati Uniti sono stati chiari e risoluti nella loro opposizione alla politicizzazione, all’abuso di potere, al disprezzo per la nostra sovranità nazionale e all’illegittima ingerenza giudiziaria della Cpi. La Corte rappresenta una minaccia alla sicurezza nazionale ed è stata uno strumento di lotta legale contro gli Stati Uniti e il nostro stretto alleato Israele”.

Dietro queste parole si nasconde l’approccio dell’amministrazione Trump, che sceglie di proteggere chi è accusato di crimini di guerra e di punire invece i magistrati internazionali che cercano di fermarli. Una linea che ribalta i principi della giustizia internazionale: invece di collaborare con la Corte penale internazionale per perseguire i responsabili delle atrocità, Washington colpisce chi indaga, rafforzando così l’impunità.

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