Israele nega l’evidenza della carestia a Gaza nonostante le conferme di Onu e agenzie umanitarie

L’agenzia militare israeliana che coordina gli aiuti, la Cogat, ha accusato Hamas di portare avanti una “falsa campagna sulla fame” e ha sostenuto che l’ONU e altre organizzazioni stiano diffondendo affermazioni infondate

Israele nega l’evidenza della carestia a Gaza nonostante le conferme di Onu e agenzie umanitarie
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22 Agosto 2025 - 13.34


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L’agenzia militare israeliana che coordina gli aiuti, la Cogat, ha accusato Hamas di portare avanti una “falsa campagna sulla fame” e ha sostenuto che l’ONU e altre organizzazioni stiano diffondendo affermazioni infondate riguardo alla situazione alimentare a Gaza.

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Queste dichiarazioni arrivano all’indomani della pubblicazione del rapporto di 59 pagine dell’IPC, il sistema internazionale sostenuto dalle Nazioni Unite per la classificazione della sicurezza alimentare, che afferma senza mezzi termini che “non dovrebbe esserci alcun dubbio, nella mente di nessuno, che sia necessario un intervento immediato e su larga scala” di fronte alla carestia in atto a Gaza.

È davvero detestabile che Israele continui a negare la realtà di aver affamato deliberatamente la popolazione palestinese, quando tutte le agenzie delle Nazioni Unite hanno già confermato che la soglia della carestia è stata superata. Le accuse israeliane contro Hamas appaiono come un tentativo cinico di spostare l’attenzione, mentre la popolazione civile paga il prezzo più alto: bambini malnutriti, famiglie senza accesso al cibo e un’intera comunità ridotta allo stremo da un assedio che dura da mesi.

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Negare l’evidenza in questo modo non solo scredita Israele sul piano internazionale, ma rappresenta un oltraggio verso le vittime della carestia e verso la comunità internazionale che da settimane lancia appelli ignorati.

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