Raid contro l'ospedale Nasser, Parolin: "Restiamo allibiti per ciò che sta succedendo a Gaza"
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Raid contro l'ospedale Nasser, Parolin: "Restiamo allibiti per ciò che sta succedendo a Gaza"

Questa mattina l’ospedale Nasser di Khan Younis è stato colpito da un bombardamento israeliano che ha provocato almeno venti morti. Tra le vittime anche cinque giornalisti che erano arrivati con i soccorsi.

Raid contro l'ospedale Nasser, Parolin: "Restiamo allibiti per ciò che sta succedendo a Gaza"
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25 Agosto 2025 - 19.21


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«Restiamo allibiti di fronte a quello che sta succedendo a Gaza nonostante la condanna del mondo intero». Le parole pronunciate dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, a margine della Settimana liturgica nazionale a Napoli, fotografano lo sgomento della Santa Sede davanti a una tragedia che sembra non conoscere fine.

Il porporato ha denunciato l’assenza di “spiragli di soluzione” e la crescente gravità della crisi umanitaria: «Per raggiungere la pace ci vuole la politica, perché soluzioni ce ne sono tante. Ma oggi non si vedono aperture».

Un messaggio che giunge mentre la Striscia viene nuovamente insanguinata.


L’ospedale trasformato in bersaglio

Questa mattina l’ospedale Nasser di Khan Younis è stato colpito da un bombardamento israeliano che ha provocato almeno venti morti. Tra le vittime anche cinque giornalisti che erano arrivati con i soccorsi. La scena – ambulanze distrutte, personale sanitario costretto a fuggire sotto le esplosioni – è diventata l’ennesima immagine di un conflitto che non risparmia nulla: né i civili, né i medici, né chi prova a raccontare la verità sul campo.

L’esercito israeliano ha giustificato l’operazione parlando di una “minaccia individuata sul tetto della struttura”. Una spiegazione che non ha fermato la condanna internazionale.


Cresce l’indignazione internazionale

Le Nazioni Unite hanno ricordato che ospedali e giornalisti «non sono obiettivi legittimi», riaffermando l’obbligo del rispetto del diritto internazionale umanitario. La Germania ha espresso «shock» e chiesto un’indagine urgente. Dal Regno Unito, il ministro degli Esteri David Lammy ha parlato di «orrore» e invocato «un cessate il fuoco immediato».

Anche in Italia sono arrivate prese di posizione dure: l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione dei medici hanno denunciato l’uccisione di reporter e personale sanitario, chiedendo di fermare quello che definiscono «un massacro quotidiano».


La voce del Vaticano

Le parole di Parolin si inseriscono in un solco che la Chiesa cattolica ha tracciato con chiarezza negli ultimi mesi. Già a luglio il patriarca latino di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa, dopo una rara visita a Gaza, aveva raccontato di essere tornato con «il cuore spezzato» e aveva definito la politica israeliana verso la popolazione della Striscia «moralmente ingiustificabile»

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