Anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all'assemblea dell Onu: Italia sempre più isolata
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Anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all'assemblea dell Onu: Italia sempre più isolata

Il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, ha annunciato che il suo Paese riconoscerà uno Stato palestinese in occasione dell’Assemblea generale dell’Onu prevista per la fine del mese

Anche il Belgio riconoscerà lo Stato di Palestina all'assemblea dell Onu: Italia sempre più isolata
Maxime Prévot, ministro degli Esteri del Belgio
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2 Settembre 2025 - 10.48


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Il ministro degli Esteri belga, Maxime Prévot, ha annunciato che il suo Paese riconoscerà uno Stato palestinese in occasione dell’Assemblea generale dell’Onu prevista per la fine del mese, aggiungendosi così alla pressione internazionale su Israele dopo mosse analoghe di Australia, Regno Unito, Canada e Francia. L’Italia inginocchiata a Donad Trump sempre più isolata.

La decisione arriva “alla luce della tragedia umanitaria in corso in Palestina, in particolare a Gaza, e in risposta alle violenze perpetrate da Israele in violazione del diritto internazionale”, ha dichiarato Prévot in un post sui social.

Israele è sempre più isolato sulla scena internazionale, mentre affronta accuse credibili di genocidio, pulizia etnica, crimini di guerra e punizione collettiva della popolazione civile di Gaza.

L’offensiva israeliana ha raso al suolo gran parte della Striscia, uccidendo oltre 63.000 persone – in maggioranza civili – costringendo quasi tutti i più di 2 milioni di abitanti a lasciare le proprie case e causando quella che il monitoraggio sulla fame sostenuto dall’Onu, l’Integrated Food Security Phase Classification (IPC), ha definito lo scorso mese una “carestia artificiale” dentro e intorno a Gaza City. Israele continua a ostacolare l’ingresso degli aiuti nel territorio, nonostante la diffusione della fame.

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In un lungo post su X in cui illustra la nuova posizione del governo belga, Prévot ha scritto:

Alla luce della tragedia umanitaria in corso in Palestina, in particolare a Gaza, e in risposta alla violenza perpetrata da Israele in violazione del diritto internazionale, considerati i suoi obblighi internazionali, compreso quello di prevenire qualsiasi rischio di genocidio, il Belgio ha dovuto prendere decisioni forti per aumentare la pressione sul governo israeliano e sui terroristi di Hamas.

Non si tratta di sanzionare il popolo israeliano, ma di fare in modo che il suo governo rispetti il diritto internazionale e umanitario e di intraprendere azioni concrete per cercare di cambiare la situazione sul terreno.

Prévot ha spiegato che il Belgio ha deciso di intensificare la pressione sul governo israeliano e su Hamas.

Il riconoscimento della Palestina, tuttavia, sarà formalizzato solo se Hamas rilascerà tutti gli ostaggi israeliani ancora prigionieri dall’attacco del 7 ottobre 2023 contro il sud di Israele e se il movimento non avrà più alcun ruolo nella gestione della Palestina, ha aggiunto Prévot.

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Il ministro ha annunciato che il Belgio, membro dell’Unione Europea, imporrà 12 “sanzioni ferme” contro Israele, tra cui il divieto di importare prodotti provenienti dagli insediamenti e la revisione delle politiche di appalti pubblici con aziende israeliane. Inoltre, dichiarerà i leader di Hamas persona non grata in Belgio.

Prévot ha anche affermato che due ministri israeliani “estremisti” e diversi “coloni violenti” saranno dichiarati persona non grata in Belgio. Pur senza citarne i nomi, è probabile che si tratti di Itamar Ben-Gvir, ministro della Sicurezza nazionale e figura di spicco dell’estrema destra nella coalizione di Benjamin Netanyahu, e Bezalel Smotrich, ministro delle Finanze anch’egli ultranazionalista.

Durante l’estate, Regno Unito, Australia, Canada, Nuova Zelanda e Norvegia avevano già imposto sanzioni contro Ben-Gvir e Smotrich per le loro “ripetute istigazioni alla violenza contro le comunità palestinesi” in Cisgiordania occupata.

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