La striscia di Gaza continua a contare morti. Dall’alba di oggi almeno 31 palestinesi sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani, riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Solo nella città di Gaza le vittime sono state 19, mentre tra i morti ci sono anche quattro persone che stavano cercando aiuti umanitari, colpite mentre tentavano semplicemente di sopravvivere.
Ma la guerra non uccide soltanto con le bombe. A quasi un anno dall’inizio dell’offensiva israeliana, la fame è diventata un’arma micidiale. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, sono almeno 370 le persone morte di denutrizione, di cui 131 bambini. Nelle ultime 24 ore altre tre vite si sono spente per malnutrizione: corpi resi fragili dalla mancanza di cibo, in un territorio assediato e soffocato dal blocco.
Ogni nuovo bilancio non è più solo una cifra, ma la testimonianza di un popolo intrappolato tra le macerie e la fame, mentre la comunità internazionale continua a limitarsi a dichiarazioni di condanna senza fermare la strage.