Israele continua i massacri a Gaza: almeno 21 morti dall’alba, fame ancora usata come arma di guerra
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Israele continua i massacri a Gaza: almeno 21 morti dall’alba, fame ancora usata come arma di guerra

La mattina a Gaza si è aperta con l’ennesima strage. Almeno 21 persone sono state uccise dall’alba dai bombardamenti e dagli attacchi israeliani in diverse zone dell’enclave assediata. Solo a Gaza City i morti sono 13.

Israele continua i massacri a Gaza: almeno 21 morti dall’alba, fame ancora usata come arma di guerra
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6 Settembre 2025 - 12.32


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La mattina a Gaza si è aperta con l’ennesima strage. Almeno 21 persone sono state uccise dall’alba dai bombardamenti e dagli attacchi israeliani in diverse zone dell’enclave assediata. Solo a Gaza City i morti sono 13.

Ma non si muore soltanto per le bombe: il ministero della Sanità ha denunciato che nelle ultime 24 ore sei persone sono decedute per fame, una fame deliberatamente indotta dall’assedio israeliano, che da mesi priva la popolazione civile di beni essenziali.

Nonostante questa realtà drammatica, Israele continua a parlare di “zone umanitarie”. L’ultima è stata annunciata dall’esercito nella zona di al-Mawasi, a Khan Younis, nel sud della Striscia. Secondo le autorità militari dovrebbe ospitare ospedali da campo, impianti idrici, strutture di desalinizzazione e scorte alimentari.

Ma la verità è un’altra: al-Mawasi era già stata designata come “zona sicura” nei primi mesi della guerra. In realtà è stata bombardata più volte, causando centinaia di vittime tra i civili che vi cercavano rifugio. Oggi quell’area è un accampamento di tende sovraffollato, privo di condizioni minime di sopravvivenza, e la sua trasformazione in ennesima “zona umanitaria” appare come l’ennesima beffa di fronte alla catastrofe umanitaria in corso.

Leggi anche:  I giornalisti di Gaza sono sacrificabili: crolla la fiducia nei media occidentali nella Striscia

Mentre Israele insiste a giustificare le proprie azioni con l’illusione di garantire corridoi sicuri, la realtà sul terreno è quella di una popolazione intrappolata, bombardata e affamata. La guerra di Tel Aviv contro Gaza si configura sempre più come un massacro sistematico, che non risparmia né bambini né malati, e che utilizza persino la fame come strumento di sterminio.


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