Doha: Tajani non condanna Israele ma parla di 'escalation' come se non ci fosse chi bombarda e chi è bombardato
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Doha: Tajani non condanna Israele ma parla di 'escalation' come se non ci fosse chi bombarda e chi è bombardato

Di fronte all’attacco israeliano che ha colpito a Doha i dirigenti di Hamas, non ha speso una sola parola di condanna per una palese violazione del diritto internazionale.

Doha: Tajani non condanna Israele ma  parla di 'escalation' come se non ci fosse chi bombarda e chi è bombardato
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9 Settembre 2025 - 19.53


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Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ancora una volta, evita di chiamare le cose con il loro nome. Di fronte all’attacco israeliano che ha colpito a Doha i dirigenti di Hamas, non ha speso una sola parola di condanna per una palese violazione del diritto internazionale. Al contrario, ha usato la formula anodina delle “escalation”, come se non ci fossero un aggressore e un aggredito.

Le parole pilatesche del ministro


“L’Italia lavora intensamente perché si possa raggiungere un accordo per il cessate il fuoco. Sosteniamo la proposta americana e ogni azione che provoca un’escalation rischia di allontanare la prospettiva del cessate il fuoco”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, commentando l’attacco sferrato dalle forze di Israele al vertice di Hamas che si teneva a Doha. “Per quanto riguarda gli italiani – ha aggiunto il ministro, che ha parlato a margine della II Giornata dello sport italiano nel mondo – abbiamo parlato con l’Ambasciata e non ci sono problemi per i circa 300 connazionali che vivono nel Paese”.

Una dichiarazione che conferma l’incapacità – o la mancanza di volontà – del governo italiano di denunciare apertamente le violazioni compiute da Israele. Parlare di “escalation” significa nascondersi dietro un linguaggio diplomatico che finge equilibrio, mentre la realtà mostra con chiarezza chi colpisce e chi subisce.


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