Sette persone, tra cui due bambini, sono morte a Gaza a causa della fame e della malnutrizione, secondo l’ultimo aggiornamento del Ministero della Salute dell’enclave palestinese. Con questi decessi, il totale delle vittime legate alla carestia sale a 420, di cui 145 bambini.
Nelle ultime ore, diversi civili si trovavano all’interno di un complesso residenziale di Gaza City – parte del blocco al-Rayas, per il quale Israele aveva emesso minacce di evacuazione – quando l’area è stata bombardata. Le persone cercavano di recuperare i propri beni quando le bombe sono cadute su tre abitazioni.
Quasi contemporaneamente, un’altra struttura, una scuola nel campo profughi di Shati, è stata minacciata prima di essere colpita. Gli abitanti sono stati costretti a fuggire in preda al panico, senza alcun riparo a cui rifugiarsi.
L’intensificazione degli attacchi aerei su tutta Gaza City, dal nord al centro fino al sud, sembra mirare a costringere la popolazione a lasciare le proprie abitazioni, aggravando ulteriormente una crisi umanitaria già drammatica.
La fame e la malnutrizione continuano quindi a mietere vittime, mentre la popolazione civile affronta bombardamenti incessanti e la mancanza di rifugi sicuri.