Gaza: per respingere l'esistenza del genocidio Israele si nasconde dietro le (false) accuse di antisemitismo
Top

Gaza: per respingere l'esistenza del genocidio Israele si nasconde dietro le (false) accuse di antisemitismo

Dopo la pubblicazione del rapporto della Commissione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite, guidata da Navi Pillay, che ha concluso che a Gaza è in corso un genocidio, la reazione di Tel Aviv è stata durissima. E falsa

Gaza: per respingere l'esistenza del genocidio Israele si nasconde dietro le (false) accuse di antisemitismo
Preroll

globalist Modifica articolo

16 Settembre 2025 - 12.12


ATF

Il governo israeliano continua a respingere ogni denuncia internazionale sui crimini commessi a Gaza. Dopo la pubblicazione del rapporto della Commissione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite, guidata da Navi Pillay, che ha concluso che a Gaza è in corso un genocidio, la reazione di Tel Aviv è stata durissima.

“Tre individui che agiscono come rappresentanti di Hamas, noti per le loro posizioni apertamente antisemite – e le cui orribili dichiarazioni sugli ebrei sono state condannate in tutto il mondo – hanno pubblicato oggi un altro falso ‘rapporto’ su Gaza”, ha scritto il ministero degli Esteri israeliano su X.

Il comunicato prosegue sostenendo che “si basa interamente su falsità di Hamas, riciclate e ripetute. Queste invenzioni sono già state ampiamente smentite. Israele respinge categoricamente questo rapporto distorto e falso e chiede l’immediata abolizione di questa Commissione d’inchiesta”.

Un copione ormai consolidato: di fronte alle prove delle stragi, delle distruzioni e delle violazioni sistematiche del diritto internazionale, Israele sceglie la delegittimazione, accusando di antisemitismo chiunque osi documentare le sue responsabilità. Una strategia che ha perso credibilità: da anni Tel Aviv etichetta come antisemite le Ong, i rapporti Onu, i giornalisti indipendenti e persino gli Stati alleati quando chiedono il rispetto dei diritti umani.

La realtà, però, parla da sola: centinaia di migliaia di vittime civili, città rase al suolo, fame indotta come arma di guerra. Negare tutto questo bollando come “antisemiti” giudici internazionali, commissari Onu e organizzazioni per i diritti umani significa cercare di zittire chi denuncia l’evidenza.

Ormai, le accuse israeliane di antisemitismo sono diventate un’arma retorica sempre meno credibile, usata non per combattere il razzismo antiebraico, ma per coprire i propri crimini.

Native

Articoli correlati