Le forze israeliane hanno fatto irruzione sulla nave Alma, uno degli scafi della Flotilla, fermando i membri dell’equipaggio. Lo hanno reso noto gli attivisti a bordo, spiegando che l’imbarcazione era stata tra le prime a essere isolata e sottoposta a schermatura delle comunicazioni, una prassi che si ripete regolarmente durante le operazioni di abbordaggio condotte dalle autorità israeliane.
Secondo quanto riportato dai promotori della spedizione, le forze israeliane sono salite a bordo nella notte, prendendo il controllo della nave. L’Alma era diretta verso Gaza, nell’ambito delle iniziative della Flotilla di solidarietà che negli anni hanno cercato di rompere l’embargo imposto da Israele sulla Striscia.
Sul fronte diplomatico, è intervenuto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che al Tg1 ha confermato il coinvolgimento di connazionali nell’operazione: “Abbiamo dato mandato all’ambasciata a Tel Aviv e ai consolati di Gerusalemme e Tel Aviv di assistere tutti gli italiani che verranno portati probabilmente nel porto di Ashdod. Successivamente verranno espulsi: credo ci sarà un volo che li accompagnerà in Europa insieme agli altri”.
Tajani ha precisato che l’abbordaggio da parte delle forze israeliane era “previsto” e ha aggiunto: “L’importante è che non ci siano azioni violente”.
La Flotilla, che negli anni ha visto la partecipazione di attivisti internazionali, continua a rappresentare un terreno di tensione tra Israele e i movimenti che denunciano l’assedio su Gaza. Le autorità israeliane considerano le spedizioni come violazioni della propria sicurezza, mentre gli attivisti le presentano come missioni umanitarie e politiche per rompere l’isolamento della popolazione palestinese.
