In Russia, arrestato il vicepresidente del partito filoccidentale “Yabloko”, Maksim Kruglov. E’ stato portato da San Pietroburgo in una sede di polizia, dove è stato sottoposto ad un interrogatorio notturno. Interrogatorio che si è svolto presso il Comitato Investigativo del distretto centrale amministrativo.
Kruglov è accusato di “fake news sull’esercito” per un post su Bucha del 2022. “Yabloko”, tra l’altro, al tempo dell’incontro di Putin con Berlusconi a Sochi, si espose chiedendo di conoscere quali affari si nascondessero dietro l’asse tra il Cavaliere e lo zar.
Nel frattempo, continua la catena di condanne contro i giornalisti. Non passa giorno che non ci sia una condanna. Oggi, il tribunale distrettuale Golovinsky di Mosca ha “arrestato in contumacia” le giornaliste del canale televisivo “Dozhd”, Ekaterina Kotrikadze e Valeria Ratnikova. Risulta dalle informazioni disponibili sul sito web del tribunale.
Al solito, i giornalisti sono accusati di diffondere “falsi” sull’esercito russo.
A metà luglio, il Comitato investigativo aveva dato notizia di procedimenti penali contro Kotrikadze e Ratnikova, nonché contro il caporedattore di “Dozhd”, Tikhon Dzyadko. Alla fine di agosto, il tribunale distrettuale Presnensky di Mosca aveva arrestato, sempre in contumacia, Anna Mongait, giornalista dello stesso canale televisivo, “Dozhd”.
Sempre con quell’accusa che il regime spalma su tutta la dissidenza: aver diffuso “falsi” sull’esercito russo. I falsi sarebbero stati gli attacchi, reali, delle truppe russe su Odessa, in particolare sulla Cattedrale della Trasfigurazione.