I negoziatori sono attesi oggi al Cairo, la capitale egiziana, per una serie di colloqui volti a porre fine alla quasi biennale guerra di Israele contro Gaza.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato ieri di sperare di poter annunciare “nei prossimi giorni” la liberazione degli ostaggi trattenuti a Gaza, aggiungendo che “Hamas sarà disarmato… o per via diplomatica, attraverso il piano di Trump, o militarmente da noi”.
Netanyahu ha detto di aver inviato i suoi negoziatori in Egitto “per finalizzare i dettagli tecnici” del piano statunitense, mentre Il Cairo ha confermato che ospiterà anche una delegazione di Hamas per discutere “le condizioni sul terreno e i dettagli dello scambio di tutti i detenuti israeliani e dei prigionieri palestinesi”.
Hamas ha accettato alcune parti della proposta in 20 punti dell’amministrazione Trump, tra cui la fine della guerra, il ritiro di Israele e la liberazione degli ostaggi israeliani e dei prigionieri palestinesi. (Si ritiene che a Gaza siano ancora trattenuti 48 ostaggi, di cui solo 20 si pensa siano ancora in vita).
Tuttavia, il gruppo militante palestinese ha lasciato alcune questioni aperte e soggette a ulteriori negoziazioni, tra cui la disponibilità o meno a disarmarsi, una delle principali richieste israeliane.
Donald Trump, che continua ad alimentare la guerra di Israele fornendo ingenti quantità di armi al suo esercito, ha dichiarato che “non tollererà ritardi” da parte di Hamas nel concludere l’accordo.
Benjamin Netanyahu e Donald Trump hanno partecipato insieme a una conferenza stampa alla Casa Bianca la scorsa settimana.
Secondo i media egiziani vicini al governo, domenica e lunedì si terranno colloqui indiretti tra rappresentanti di Hamas e funzionari israeliani.
La Casa Bianca ha reso noto che Trump ha inviato sabato in Egitto due suoi emissari: il genero Jared Kushner e il principale negoziatore per il Medio Oriente, Steve Witkoff.
Il presidente degli Stati Uniti ha sollecitato Hamas a muoversi rapidamente verso un accordo, avvertendo che “in caso contrario, tutto sarà rimesso in discussione”.
Nonostante l’appello di Trump, lanciato venerdì, a interrompere i bombardamenti su Gaza, sabato sono continuati gli attacchi, causando nuove vittime.
“Il bilancio delle vittime dei bombardamenti israeliani in corso dall’alba di oggi è di 57 morti, di cui 40 solo nella città di Gaza”, ha dichiarato Mahmud Bassal, portavoce della protezione civile.
Hamas ha affermato che gli attacchi in corso dimostrano come Israele stia continuando a commettere “crimini e massacri orribili” contro il popolo palestinese.