Fretta umanitaria o affaristica? Donald Trump ha invitato Hamas e i negoziatori israeliani, riuniti in Egitto per i cruciali colloqui volti a porre fine alla guerra di Israele a Gaza, a “muoversi in fretta”, aggiungendo, in dichiarazioni di domenica, che ci sono state “discussioni molto positive”.
Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato:
“Ci sono state discussioni molto positive con Hamas e con Paesi di tutto il mondo (arabi, musulmani e altri) questo fine settimana, per ottenere il rilascio degli ostaggi, porre fine alla guerra a Gaza ma, soprattutto, raggiungere finalmente la tanto desiderata pace in Medio Oriente.
Questi colloqui sono stati molto produttivi e stanno procedendo rapidamente. Le squadre tecniche si incontreranno di nuovo lunedì, in Egitto, per approfondire e chiarire i dettagli finali. Mi è stato detto che la prima fase dovrebbe concludersi questa settimana, e chiedo a tutti di MUOVERSI IN FRETTA.”
Secondo i media israeliani, l’inviato statunitense Steve Witkoff dovrebbe partecipare ai colloqui, insieme ai negoziatori israeliani e a una delegazione palestinese guidata da Khalil al-Hayya, vicecapo dell’ufficio politico di Hamas.
Al-Hayya dovrebbe incontrare questa mattina, al Cairo, i mediatori di Egitto e Qatar, prima dell’avvio dei colloqui nella località egiziana di Sharm el-Sheikh.
Tuttavia, secondo tre funzionari israeliani, il capo negoziatore israeliano, Ron Dermer, ministro per gli affari strategici, dovrebbe unirsi ai colloqui più avanti nella settimana, a seconda dell’evoluzione delle trattative.
L’ottimismo su un possibile cessate il fuoco è cresciuto in tutto il mondo, con leader occidentali e arabi che sollecitano Hamas e Israele a raggiungere un accordo.
Domenica, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha telefonato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, esprimendo il proprio sostegno al piano Trump, definendolo “la migliore occasione per la pace”, secondo il resoconto della conversazione.
