Israele nega il trasferimento di incubatrici da un ospedale evacuato: neonati costretti a condividere l’ossigeno
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Israele nega il trasferimento di incubatrici da un ospedale evacuato: neonati costretti a condividere l’ossigeno

Israele ha ripetutamente negato il permesso di trasferire le incubatrici da un ospedale evacuato nel nord di Gaza, aggravando le condizioni già critiche degli ospedali sovraffollati nel sud

Israele nega il trasferimento di incubatrici da un ospedale evacuato: neonati costretti a condividere l’ossigeno
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7 Ottobre 2025 - 18.08


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Israele ha ripetutamente negato il permesso di trasferire le incubatrici da un ospedale evacuato nel nord di Gaza, aggravando le condizioni già critiche degli ospedali sovraffollati nel sud, dove neonati sono costretti a condividere le maschere per l’ossigeno, secondo quanto riferisce l’UNICEF.

James Elder, portavoce dell’organizzazione, ha descritto a Reuters scene di estrema disperazione all’interno dell’ospedale Nasser, nel sud della Striscia, dove madri e bambini dormono sui pavimenti dei corridoi.

“In una delle stanze pediatriche c’erano tre bambini e tre madri su un solo letto, con una sola fonte di ossigeno. Le madri ruotavano ogni venti minuti l’uso dell’ossigeno da un neonato all’altro,” ha raccontato Elder. “Questo è il livello di disperazione a cui sono arrivate le madri oggi.”

Il portavoce ha aggiunto che attrezzature mediche vitali restano intrappolate negli ospedali evacuati del nord. “Abbiamo cercato di recuperare incubatrici da un ospedale evacuato nel nord, ma ci sono state negate quattro missioni per portarle via,” ha spiegato, riferendosi alle forniture bloccate all’ospedale pediatrico Al-Rantisi di Gaza City, danneggiato dai bombardamenti israeliani.

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