Donald Trump ha minacciato di invocare l’Insurrection Act per dispiegare altre truppe nelle città governate dai Democratici.
“Abbiamo l’Insurrection Act per una ragione. Se dovessi applicarlo, lo farei”, ha dichiarato Trump ai giornalisti nello Studio Ovale lunedì, aggiungendo: “Se le persone venissero uccise e i tribunali, o i governatori, o i sindaci ci impedissero di agire, certo che lo farei.”
Le sue parole arrivano dopo che un giudice federale dell’Oregon ha temporaneamente bloccato il dispiegamento della Guardia Nazionale a Portland, sebbene truppe provenienti dal Texas potrebbero essere inviate a Chicago già da oggi, nonostante una causa intentata dallo Stato dell’Illinois contro la decisione.
Nel frattempo, Pam Bondi sarà probabilmente sottoposta a un duro interrogatorio davanti alla commissione giudiziaria del Senato. Il procuratore generale dovrà rispondere anche di altri temi delicati: l’incriminazione, il mese scorso, dell’ex direttore dell’FBI James Comey, i letali attacchi contro imbarcazioni sospettate di trasportare droga al largo delle coste del Venezuela, e la crescente controversia sulla pubblicazione di documenti relativi al defunto criminale sessuale Jeffrey Epstein.
Trump, inoltre, accoglierà alla Casa Bianca il primo ministro canadese Mark Carney, con colloqui incentrati principalmente sul commercio.
Più tardi, incontrerà l’ex ostaggio americano-israeliano Edan Alexander, mentre il mondo ricorda il secondo anniversario degli attacchi del 7 ottobre. In Egitto, intanto, proseguono i colloqui indiretti tra Israele e Hamas sul piano in 20 punti per Gaza proposto da Trump.
Tutto ciò si svolge sullo sfondo del continuo blocco del governo federale, ormai entrato nella sua seconda settimana.
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