Ben-Gvir il fascista: provocazione sulla Spianata delle Moschee per non fermare il genocidio
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Ben-Gvir il fascista: provocazione sulla Spianata delle Moschee per non fermare il genocidio

Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, esponente dell’estrema destra, si è recato mercoledì alla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme, per pregare nel complesso sacro di al-Aqsa.

Ben-Gvir il fascista: provocazione sulla Spianata delle Moschee per non fermare il genocidio
Itamar Ben Gvir
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8 Ottobre 2025 - 12.18


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Il ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben-Gvir, esponente dell’estrema destra, si è recato mercoledì alla Spianata delle Moschee, a Gerusalemme, per pregare nel complesso sacro di al-Aqsa.

Durante la visita, considerata una sfida aperta allo status quo che da decenni consente la preghiera soltanto ai musulmani, Ben-Gvir ha lanciato un messaggio politico di forte impatto, chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di perseguire una “vittoria completa” su Hamas nella guerra di Gaza. Ben Gvir vuole eliminare il popolo palestinese e ha già in mente di studiare provocazioni per far saltare qualsiasi accordo.

In un video girato ai margini del sito — conosciuto dagli ebrei come Monte del Tempio e dai musulmani come il Nobile Santuario — il ministro ha dichiarato che, due anni dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, Israele sta “vincendo” anche su questo terreno simbolico. “Ogni casa di Gaza ha un’immagine del Monte del Tempio, e oggi, due anni dopo, stiamo vincendo sul Monte del Tempio. Noi siamo i padroni del Monte del Tempio”, ha detto Ben-Gvir in un filmato diffuso dal suo partito Potere Ebraico.


Ha poi aggiunto: “Prego soltanto che il nostro primo ministro consenta anche una vittoria completa a Gaza: distruggere Hamas, con l’aiuto di Dio riportare a casa gli ostaggi e ottenere una vittoria totale.”

Leggi anche:  Ben-Gvir preme su Netanyahu perché riprendano gli attacchi israeliani su Gaza

Le parole e la presenza di Ben-Gvir alla Spianata delle Moschee hanno immediatamente suscitato la reazione di Hamas, che ha definito la visita una “provocazione deliberata”. In un comunicato ufficiale, il movimento islamista ha affermato:

“Questa provocazione deliberata riflette la mentalità fascista che domina il governo israeliano, il quale viola intenzionalmente la sacralità di al-Aqsa e i sentimenti dei musulmani di tutto il mondo.”

La condanna arriva mentre a Sharm el-Sheikh proseguono i negoziati indiretti tra Israele e Hamas, mediati dall’Egitto, per il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti a Gaza e per porre fine alla guerra.

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