Certo, per ora è solo un segnale. Ma un segnale di speranza. Che va oltre la pur dolorosa vicenda personale sua e della sua coraggiosa famiglia.
La notizia è che Fadwa Barghouti, moglie del leader palestinese Marwan Barghouti, in carcere da oltre 23 anni in Israele, ha lasciato Ramallah ieri sera ed è arrivata al Cairo. Lo ha riferito una fonte palestinese a Ynet . L’arrivo in Egitto della donna, ha sottolineato un’altra fonte, «suscita notevole interesse nel contesto dei negoziati per un accordo, in cui Hamas insiste per il rilascio di Barghouti».
Chi scrive ha avuto modo di conoscere Marwan negli anni della prima e dell’inizio della seconda Intifada. Nei Territori, era più popolare dello stesso Arafat. Era il capo riconosciuto dei “giovani colonnelli” di al-Fatah, cresciuti nei Territori occupati, forgiati nella “rivolta delle pietre.
Marwan aveva idee molto chiare su cosa avrebbe dovuto essere lo Stato di Palestina. Una visione laica, plurale, che non piaceva neanche un po’ ai notabili arafattiani, espressione dei vecchi clan tribali, tantomeno ai fondamentalisti di Hamas. Si batteva contro l’occupazione israeliana, Marwan rivendicando anche il diritto, contemplato dalla stessa Convenzione di Ginevra, alla resistenza armata contro le forze di occupazione.
Al tempo stesso, lottava contro la corruzione dilagante ai vertici di Fatah, il movimento fondato e presieduto da Yasser Arafat, e oggi da Mahmoud Abbas (Abu Mazen). Ventitré anni la sua incarcerazione, Marwan Barghouti è l’unico che ha il prestigio, l’autorevolezza, il consenso popolare per negoziare la pace con Israele. In carcere, dove sta scontando cinque ergastoli, ha costruito il fronte unito dei prigionieri palestinesi, a conferma del suo carisma. Un anno fa l’Economist lo definì “il prigioniero più importante del mondo.
A Ramallah lo considerano il “Mandela palestinese”. Se fosse liberato, vorrebbe dire che una pace giusta e duratura in Terrasanta ha ancora una chance per vedere la luce. La luce dopo il buio dell’orrore. Una luce che Marwan Barghouti potrebbe accendere.
Argomenti: Palestina