Il guerriero Hegseth in trincea contro le rughe: botox per il capo del Pentagono

Pete Hegseth, il neominato Segretario alla Difesa negli Stati Uniti, è al centro di un'indiscrezione che sta facendo il giro della stampa americana

Il guerriero Hegseth in trincea contro le rughe: botox per il capo del Pentagono
Pete Hegseth
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12 Ottobre 2025 - 15.37


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Pete Hegseth, il neominato Segretario alla Difesa negli Stati Uniti, è al centro di un’indiscrezione che sta facendo il giro della stampa americana: avrebbe ricorso a iniezioni di botox per combattere le rughe e mantenere un aspetto più giovane e levigato. L’ex conduttore di Fox News, noto per il suo stile da “guerriero” e per le sue posizioni dure contro la “mollezza” nelle forze armate, sembra applicare lo stesso rigore estetico anche a se stesso, installando addirittura uno studio di trucco completo di luci e sedia da regista all’interno del Pentagono.

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Secondo fonti vicine all’amministrazione, Hegseth, 45 anni, avrebbe sottoposto a un ciclo di iniezioni cosmetiche lo scorso settembre. Confrontando foto scattate a un mese di distanza, è evidente un cambiamento: la pelle intorno a mascella e fronte appare notevolmente più liscia e giovanile, con rughe attenuate.

Questa rivelazione arriva a pochi giorni da una serie di dichiarazioni controverse del Segretario, che ha pubblicamente attaccato i “generali grassi” e i soldati “obesi”, annunciando nuovi standard di fitness più severi per l’esercito. “Sono stanco di vedere truppe grasse”, avrebbe dichiarato Hegseth, promettendo di allentare le regole disciplinari e indebolire le protezioni contro il nonnismo per instillare un “ethos da guerriero” più autentico.

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Un insider anonimo ha commentato con ironia: “È tutto un gioco d’ego per Pete. È sempre stato pieno di sé, ma ultimamente il suo ego è alle stelle. È ossessionato dal suo corpo e ora vuole modellare l’intero esercito a sua immagine e somiglianza”.

Le misure recenti fanno parte di una raffica di direttive volte a elevare la “prontezza al combattimento” della nazione: tra queste, un divieto per i membri transgender in servizio per motivi di salute mentale e una sfida fitness lanciata quest’estate insieme al Segretario alla Salute Robert F. Kennedy Jr., ribattezzata “Pete and Bobby Challenge”. L’iniziativa sfida i membri del gabinetto a completare 50 trazioni e 100 flessioni in cinque minuti, in un tentativo di rendere l’America “sana” e pronta alla guerra.

Il regno di Hegseth al Pentagono si è rivelato tumultuoso fin dall’inizio. La sua compagna, Jennifer Rauchet, ex produttrice di Fox, è una presenza costante negli uffici, contribuendo a un clima di instabilità. Solo la scorsa settimana, ha licenziato senza preavviso il Capo di Stato Maggiore della Marina, Jon Harrison, lasciando i vertici militari scossi. “È meglio tenere la testa bassa”, ha confidato un alto funzionario, notando come i venerdì sera siano diventati temuti per possibili purghe improvvise. In meno di un anno, Hegseth ha rimodellato la cultura del Dipartimento della Difesa, instillando un senso di precarietà tra i leader militari.

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Fonti interne hanno anche rivelato che l’omicidio del conservatore influencer Charlie Kirk ha lasciato Hegseth “scosso” e preoccupato per la propria incolumità, alimentando un’atmosfera di paranoia all’interno dell’edificio. Quando contattato per un commento sull’uso di botox, il Dipartimento della Difesa non ha confermato né smentito, limitandosi ad attaccare la stampa per averne scritto: “È una distrazione ridicola da chi odia l’America”, si legge in una nota ufficiale.

Dietro il discorso duro su “truppe grasse” e “ethos da guerriero”, chi lavora con lui descrive un uomo fissato con le apparenze. Un alto funzionario lo ha liquidato senza mezzi termini: “C’è una qualità ancora più maniacale, il che è tutto dire”.

Hegseth, che ha legami profondi con il presidente Donald Trump, è stato visto pavoneggiarsi sul palco durante discorsi in cui si elogia da solo, anche se spesso oscurato dal suo mentore. “Ha tenuto un discorso minore a gente importante, e Trump lo ha comunque surclassato”, ha ironizzato un’altra fonte.

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Le critiche non si sono fatte attendere sui social, dove l’ipotesi del botox ha scatenato ondate di scherno. “Niente dice ‘guerriero tosto e forte’ come il botox, uno studio di trucco e le sue trazioni deboli”, ha commentato un utente. Un altro ha aggiunto: “Lui e Trump sono le dive del trucco più grandi che abbiano mai calcato i corridoi del Campidoglio”. Qualcuno è andato oltre: “Mi fa venire i brividi… e non in senso buono. Le iniezioni non aiuteranno Pete, sei brutto dentro e fuori”.

Mentre Hegseth spinge per un esercito “duro come chiodi”, la sua ossessione per l’immagine personale continua a rubare la scena, alimentando dibattiti su quanto il suo leadership sia più vanità che strategia. Il Segretario, padre di quattro figli, sembra determinato a combattere su tutti i fronti: dalle rughe alle riforme militari, passando per un ego che, a detta di tutti, non conosce confini.

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