Israele pronto a liberare 2.000 palestinesi, ma esclude Barghouti e Saadat dallo scambio con Hamas
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Israele pronto a liberare 2.000 palestinesi, ma esclude Barghouti e Saadat dallo scambio con Hamas

Il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato l’elenco dei 250 prigionieri che saranno liberati, ma ha escluso diversi detenuti di alto profilo, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat.

Israele pronto a liberare 2.000 palestinesi, ma esclude Barghouti e Saadat dallo scambio con Hamas
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12 Ottobre 2025 - 10.44


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Nel quadro del fragile accordo di tregua con Hamas, Israele si appresta a rilasciare circa 2.000 prigionieri palestinesi, tra cui 250 detenuti condannati a lunghe pene per gravi reati di sicurezza. In cambio, Hamas dovrebbe procedere alla liberazione di 20 ostaggi israeliani ancora in vita, seguita dalla restituzione dei corpi di 28 prigionieri deceduti.

Venerdì, il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato l’elenco dei 250 prigionieri che saranno liberati, ma ha escluso diversi detenuti di alto profilo, tra cui Marwan Barghouti e Ahmad Saadat.

Israele considera Barghouti un leader terrorista. Egli sta scontando più ergastoli dopo essere stato condannato nel 2004 per la sua responsabilità in attentati che causarono la morte di cinque persone. L’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato il rifiuto di includerlo nello scambio.

Barghouti, figura di spicco del movimento Fatah del presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas, è estremamente popolare in Cisgiordania e a Gaza, ed è spesso indicato come un possibile futuro leader palestinese.

Leggi anche:  Netanyahu rifiuta di inserire Barghouti nella lista dei palestinesi da liberare

Ahmad Saadat, invece, è da oltre vent’anni segretario generale del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina (FPLP).

È stato accusato di aver organizzato l’assassinio del ministro israeliano del Turismo Rehavam Zeevi nel 2001, un ultranazionalista che sosteneva la deportazione di massa dei palestinesi.

Saadat e quattro militanti del FPLP coinvolti direttamente nell’omicidio furono arrestati dalla polizia palestinese. Nell’aprile 2002, un tribunale speciale li condannò a pene comprese tra uno e diciotto anni di carcere. Saadat non fu incriminato, poiché all’epoca le autorità palestinesi sostennero di non ritenere provato il suo coinvolgimento.

Nello stesso anno, in base a un accordo mediato a livello internazionale, fu trasferito in una prigione palestinese nella città di Gerico. Nel 2006, temendo che potesse essere rilasciato, Israele fece irruzione nel carcere e lo arrestò insieme ad altri detenuti palestinesi. Nel 2008 fu condannato a 30 anni di reclusione. Oggi ha poco più di settant’anni.

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