Hamas è Hamas, è un’organizzazione di assassini e fascisti.
Israele sta facendo lo stesso, su scala più importante, tanto da commettere un Genocidio.
I partecipanti alla seconda flottiglia a Gaza sono stati torturati, e non intendo parlare qui della giustificazione o meno di questa flottiglia, o di chi erano i partecipanti, se tra loro ci fossero antisemiti, turiferiani terroristi, etc.., perché sì, c’erano, ma c’erano anche persone estranee a tutto quello che ho menzionato.
Per alcuni, sembra che i maltrattamenti subiti, le manganellate, le batoste di ogni genere, li abbiano lasciati “rotti”, ma tutti, assolutamente tutti, senza eccezione, parlano di due aspetti:
Da un lato, la violenza, gli insulti costanti, legati, per la stragrande maggioranza, ancora, all’animalizzazione, venivano sistematicamente classificati come animali, e il più delle volte, cani o porci, sapendo come l’Islam considera sia cani che maiali, e, per le donne, non ho trovato eccezione nella testimonianza che ho cercato, “puttana”, “stronza” etc…
Tutte le testimonianze delle donne, ecco, non ho trovato eccezione e non solo Greta Thunberg, parlano di insulti sessuali, di selfie forzati quando nude, e, noto, queste cure sono state inflitte indifferentemente dalle donne che dagli uomini, con la stessa violenza e, soprattutto, qui di nuovo, si riflette in tutte le testimonianze, la stessa gioia, la stessa passione, come se, davvero, le guardie penitenziarie o i poliziotti, uomini e donne, quindi che lo facevano, sembrassero trarne estremo piacere, come se ci fosse una “missione”, questo termine ritorna spesso nelle testimonianze. E, ovviamente, non parlo della promiscuità, della reclusione di ventitré persone in una cella destinata a due o tre, della privazione di cibo, acqua, cure.
Conosco già queste condizioni, secondo le testimonianze: era esattamente la stessa cosa in URSS durante le grandi epurazioni, solo che, durante la grande epurazione, le persone, inoltre, venivano sistematicamente torturate.
I partecipanti alla flottiglia non sono stati, per la maggior parte, torturati, ma ecco qua, gli scambi di cadaveri avvenuti a Gaza hanno mostrato qualcosa:
la maggior parte dei corpi di Gaza tornati alle loro famiglie, erano ammanettati, polsi e caviglie, e indossavano lividi, macchie di sangue, avevano gli arti rotti, ma immagino non sia stata fatta alcuna autopsia.
Tutti torturati e poi giustiziati. Quindi questo è un trattamento dimostrato, affermato:
Israele sta mostrando, non solo alle famiglie in questione, ma al mondo intero, che, come gli USA dopo l’11 settembre, ora non “prenderà i guanti” che dà Guantanamo e Abu Ghraib.
Metto nel primo commento un lungo rapporto in inglese di una ONG israeliana, B’tselem, sulla tortura nelle carceri israeliane, che mi è stato comunicato da un mio amico.
Una cosa è certa:
le immagini che abbiamo dei prigionieri palestinesi rilasciati dopo l’accordo di cessate il fuoco mi ricordano un’altra immagine, quella dei prigionieri ucraini rilasciati o scambiati con i russi.
Lo stesso sguardo.
Quello sguardo che ti dice che la persona viene da un posto in cui non può parlare, tanto il trauma che ha subito è profondo.
Quello sguardo che dice che siamo in presenza di un’altra dimensione della vita.
Tortura in mostra. Questo è quello che vediamo in entrambi i casi.
In Ucraina, visto che, ancora una volta, tutte le testimonianze dei detenuti rilasciati sono d’accordo, tutte: nelle carceri russe, la tortura è assolutamente sistematica, e sempre sessuale, per donne e uomini, affinché distrugga non solo il corpo, ma l’ intimità della persona, il suo essere più profondo.
La forza è ammettere che questo è ciò che vediamo in Israele.
Non so chi del governo israeliano, Katz o Ben Gvir, avesse avvertito che, questa volta, per la seconda flottiglia, i militanti sarebbero stati trattati “come membri di Hamas.” Quindi i torturatori israeliani avevano una missione, ed era questa: non solo spaventare, affinché una terza flottiglia non se ne andasse, ma mostrare al mondo di cosa parla Trump “pace con la forza”, di cui parlano tutti i dittatori.
Pace con la forza, ovvero La tortura.
L’obiettivo non è solo spaventare, né ostentare, tra di voi, con selfie di donne nude maltrattate appena toccano una bandiera lanciata contro, questa fissazione sulla bandiera è particolare di Israele.
È scuotere fino al midollo tutte le cosiddette società democratiche.
Perché il fatto è che il mondo, che ha preso sanzioni contro Putin, non ne prende nessuna contro Israele, e questa democrazia a due velocità appare come ipocrisia totale.
Se la democrazia permette che questo sia fatto, allora cos’è la democrazia?
Lo scopo di questa mostra è duplice: primo, far pensare che questi trattamenti siano, o possano essere, la norma.
Un nemico si tratta così
È solo un pezzo di carne, o un cane, una puttana, se femmina, ed è normale, alla fine, no, se lo cercavano.
Poi, e soprattutto, tirare fuori la cosiddetta “politica della forza”, fascismo e populismo nelle società occidentali, per dimostrare bene che la democrazia rappresentativa che conosciamo è un regime di persone deboli.
Per dimostrare, infatti, che gli standard di diritto sono scaduti.
Sei preso per un nemico, puoi esserlo davvero, non puoi esserci per caso, non importa, paghi il prezzo. Il prezzo è quello del tuo essere.
Un’ultima parola: non stai parlando, mi dicono, delle torture inflitte da Hamas.
Non ne parlo, perché Hamas è Hamas, è un’organizzazione di assassini e fascisti.
Israele, oggettivamente, in questo momento, sta facendo lo stesso, su scala più importante, tanto da commettere un Genocidio.
Questo è un titolo di gloria per un paese che dice ancora di essere una democrazia?
E un’ultima cosa: nel 1945, per la loro stragrande maggioranza, gli alleati occidentali non hanno inflittoo alcuna tortura ai torturatori nazisti.
Li giudicavano, ma, mentre i prigionieri sovietici potevano ricevere il trattamento dei prigionieri sovietici, ciò non è avvenuto nelle aree occidentali.
