Nel discorso di apertura della sessione del Consiglio della Shura, l’organo legislativo del Paese, l’emiro Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani ha accusato Israele di violare la tregua in vigore da undici giorni.
“Ribadiamo la nostra condanna per tutte le violazioni e le pratiche israeliane nei territori palestinesi, in particolare per la trasformazione della Striscia di Gaza in un’area ormai inabitabile e per la continua violazione del cessate il fuoco”, ha dichiarato.
“È deplorevole che la comunità internazionale resti incapace di far rispettare il diritto quando si tratta della tragedia del popolo palestinese.”
Secondo l’agenzia di stampa palestinese, Israele avrebbe violato la tregua 80 volte, uccidendo almeno 80 palestinesi dall’entrata in vigore dell’accordo.
A parte ciò, in settembre Israele ha condotto un attacco aereo contro una delegazione negoziale di Hamas in Qatar, provocando una grave crisi diplomatica. Doha aveva definito l’operazione “una palese violazione di tutte le leggi e norme internazionali”.
Alleato stretto degli Stati Uniti, il Qatar ha ospitato i negoziati per il cessate il fuoco nella guerra di Israele contro Gaza. Nonostante il raid mortale sulla sua capitale, continua a svolgere un ruolo centrale di mediazione, sebbene i rapporti con Israele rimangano estremamente tesi.
Se la tregua mediata da Washington non dovesse completamente fallire, il Qatar — che ospita l’ufficio politico di Hamas dal 2012 — sarà probabilmente decisivo nel tentativo di convincere il movimento a disarmare, forte della sua esperienza diplomatica.
