Un giudice federale ha stabilito che la detenzione da parte delle autorità per l’immigrazione di un uomo di Chicago, il cui figlia di 16 anni è in cura per un cancro in fase avanzata, è illegale e che egli dovrà avere un’udienza per la cauzione entro il 31 ottobre.
Ruben Torres Maldonado, 40 anni, è stato arrestato il 18 ottobre. I suoi avvocati hanno chiesto il rilascio in attesa della conclusione della procedura di espulsione. Il giudice distrettuale Jeremy Daniel ha dichiarato che la detenzione da parte dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement) viola i diritti costituzionali di Torres, ma ha precisato di non poter ordinare il rilascio immediato.
«Pur comprendendo la difficile situazione della figlia del ricorrente, il tribunale deve operare entro i limiti previsti da leggi e precedenti giurisprudenziali», ha scritto il giudice.
L’avvocato di Torres, Kalman Resnick, ha accolto la decisione come una vittoria parziale: «Siamo soddisfatti che il giudice abbia riconosciuto l’illegalità della detenzione. Ora continueremo la battaglia davanti al tribunale dell’immigrazione per ottenere la libertà su cauzione mentre Ruben presenta la domanda di residenza permanente».
Torres, pittore e ristrutturatore di case, è stato arrestato in un negozio Home Depot nella periferia di Chicago. Sua figlia Ofelia, 16 anni, è in cura da dicembre per una rara e aggressiva forma di tumore dei tessuti molli, il rabdomiosarcoma alveolare metastatico, e sta affrontando cicli di chemioterapia e radioterapia.
Arrivato negli Stati Uniti nel 2003, Torres vive con la compagna Sandibell Hidalgo e i loro due figli, di cui il più piccolo ha quattro anni. Entrambi i bambini sono cittadini statunitensi.
«Mio padre, come tanti altri, è una persona che lavora sodo, si alza presto ogni mattina e lavora senza lamentarsi, pensando solo alla famiglia», ha detto Ofelia in un video pubblicato su una pagina GoFundMe creata per aiutare la famiglia. «Trovo ingiusto che famiglie di immigrati laboriosi vengano perseguitate solo perché non sono nate qui».
Il Dipartimento per la sicurezza interna (DHS) sostiene che Torres viva illegalmente negli Stati Uniti da anni e che abbia commesso infrazioni al codice della strada, come guidare senza patente valida o senza assicurazione.
«Si tratta solo di un disperato tentativo di trattenere nel Paese un immigrato clandestino con precedenti», ha dichiarato l’assistente segretario alla Sicurezza interna, Tricia McLaughlin. «L’amministrazione Trump difende la legge e il popolo americano».
Durante un’udienza tenutasi giovedì, alla quale Ofelia ha partecipato in sedia a rotelle, gli avvocati della famiglia hanno spiegato che la ragazza era stata dimessa dall’ospedale il giorno prima dell’arresto del padre per poter rivedere amici e parenti, ma che dopo l’arresto non era più riuscita a proseguire le cure “a causa dello stress e del turbamento”.
Il procuratore federale Craig Oswald ha sostenuto che il governo si oppone al rilascio perché Torres non avrebbe collaborato al momento dell’arresto.
Nei giorni scorsi diversi rappresentanti politici locali hanno tenuto una conferenza stampa per protestare contro la detenzione. L’area di Chicago è infatti uno dei principali centri di un’operazione di repressione dell’immigrazione irregolare avviata a settembre, denominata Operation Midway Blitz.