Una proposta di legge è stata presentata da Limor Son Har-Melech, membro della Knesset appartenente al partito di Itamar Ben-Gvir, con l’obiettivo di concedere al parlamento israeliano il potere di rinviare o bloccare procedimenti giudiziari contro i ministri.
La proposta arriva mentre il primo ministro Benjamin Netanyahu è ancora sotto processo per corruzione in un procedimento che dura da anni.
Il Comitato ministeriale per la legislazione stava valutando oggi la possibilità di far avanzare il disegno di legge alla Knesset, ma la misura è stata duramente criticata dall’ufficio del procuratore generale israeliano, che l’ha definita “incostituzionale” e ha avvertito che permetterebbe a “considerazioni politiche di influenzare i procedimenti penali”.
“Concedere a un organo politico la facoltà di fermare un processo significa aprire la strada a un Paese con una legge per i ‘padroni’ e un’altra per i ‘sudditi’,” ha dichiarato Benny Gantz, critico di Netanyahu, condannando la proposta di legge.