Nonostante il cessate il fuoco ancora in corso, i caccia, l’artiglieria e i carri armati israeliani hanno bombardato diverse aree intorno a Khan Younis, la seconda città più grande della Striscia, situata nel sud del territorio.
Residenti locali hanno riferito ad Al Jazeera che le forze israeliane continuano a demolire edifici residenziali nel campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza, e nella parte settentrionale della città di Gaza, mentre droni quadricotteri sono stati visti lanciare granate.
Israele ha inoltre consentito a una squadra del Comitato Internazionale della Croce Rossa, accompagnata da mezzi di ingegneria egiziani, di entrare in alcune zone oltre la cosiddetta “linea gialla” — la linea di demarcazione della tregua — nella città di Bani Suheila, a est di Khan Younis, per cercare i corpi di ostaggi israeliani che si ritiene siano stati uccisi nell’area.
È la seconda volta che Israele permette a membri di Hamas, insieme ad attrezzature di ricerca, di accedere a territori al di là della “linea gialla”.
La fragile tregua è stata messa a dura prova all’inizio della settimana, quando Israele ha lanciato raid in tutta la Striscia che hanno ucciso oltre cento persone, in risposta alla morte di un soldato israeliano a Rafah, la città più meridionale di Gaza, e al mancato completamento della restituzione degli ostaggi.
