Almeno due persone, tra cui un bambino, sono state uccise in un attacco con droni israeliani a est di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, secondo quanto riferiscono i giornalisti di Al Jazeera presenti nel territorio palestinese assediato.
Hamas ha condannato le “violazioni quotidiane e continue” di Israele dall’entrata in vigore della tregua il mese scorso, accusandolo di proseguire una campagna di bombardamenti e demolizioni in tutta l’enclave sotto assedio.
In una dichiarazione pubblicata su Telegram lunedì, il movimento ha affermato che gli attacchi israeliani avrebbero ucciso 271 persone – oltre il 90 per cento civili – e ferito altre 622 dal cessate il fuoco entrato in vigore il 10 ottobre.
L’esercito israeliano, da parte sua, ha sostenuto che i palestinesi uccisi lunedì rappresentavano “una minaccia immediata” per le sue forze.
Le truppe israeliane, inoltre, stanno sistematicamente distruggendo abitazioni all’interno della cosiddetta “linea gialla”, un confine temporaneo di ritiro stabilito nell’accordo di cessate il fuoco.
I corrispondenti di Al Jazeera sul posto riferiscono che le operazioni di demolizione nella zona orientale di Khan Younis si sono intensificate. “Ogni edificio o casa a due piani viene preso di mira”, ha dichiarato Hamdan Radwan, sindaco di Bani Suheila, il principale comune dell’area.
I giornalisti di Al Jazeera hanno inoltre confermato che le forze israeliane stanno facendo esplodere interi isolati residenziali anche nel centro di Gaza. Immagini satellitari e riprese dal campo mostrano vaste porzioni di quartieri ridotte in macerie.
