In Cisgiordania le squadracce fasciste dei coloni, supportate dall’esercito “più morale al mondo”, assaltano ogni giorno i villaggi palestinesi, incendiano, uccidono, feriscono, nella più totale impunità. Nessuno dica: non sapevo. Non ho visto. Perché nell’era dei social media, questa scusa non regge. In rete ci sono decine di filmati che mostrano i “giovani delle colline”, la Hitler-Jugend dei coloni, malmenare anziane indifese, distruggere gli ulivi, unica fonte economica di vita per i palestinesi della Cisgiordania. A loro si rivolgono come fossero eroici pionieri di Eretz Israel, i ministri fascisti al governo, Itamar Be-Gvir e Bezael Smotrich.
A Gaza si continua a morire. Si dirà: molto meno di quando non era entrato in vigore il “piano Trump”. Sai che conquista! Dal giorno dell’entrata in vigore del cessate il fuoco, sono quasi trecento i palestinesi uccisi dai soldati israeliani, in “tempo di pace”. Altre centinaia feriti. In maggioranza, come sempre, sono donne e bambini.
Ma il “piano funziona” si affrettano a declamare gli entusiastici aedi che popolano i talkshow televisivi o pontificano sulle prime pagine degli ex giornaloni. Gaza è pacificata, e questo grazie al tycoon e alla faccia dei pacifinti pro-Pal.
Gaza non è pacificata. Gaza è spartita. Da quelli che si combattevano fino a ieri. Divisa dalla Linea gialla istituita da Israele: da una parte, la Striscia di fatto annessa a Israele, dall’altro, ciò che resta, alla mercé dei miliziani di Hamas. Così stanno le cose. Ma come sempre, la narrazione violenta la realtà.
A Gaza regna la pace, proclama Trump. Vero, bravo, bis.
E allora ecco la Palestina scomparire d’incanto dalle prime pagine e dai titoli dei Tg. Niente più maratone televisive, niente più lacrime (le più di coccodrillo). Il silenzio torna a calare sul popolo palestinese. Un silenzio pesante. Un silenzio colpevole. Un silenzio di morte.
Ma noi di Globalist abbiamo la testa dura e insistiamo a raccontare ogni giorno una tragedia che non ha fine. Con il prezioso contributo dei giornalisti israeliani con la schiena dritta, e per questo nel mirino di Netanyahu e della sua banda criminale al potere, continuiamo a documentare i pogrom in atto in Cisgiordania, l’illegalità che si fa legale. Un terrorismo che si fa Stato.
Altro che smobilitare le piazze. La Palestina non è liberata. Il popolo palestinese resta l’unico popolo al mondo sotto occupazione. A Gaza si continua a morire. E così in Cisgiordania.
Non esiste la pace di Trump. È solo una gigantesca fake news.
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