A Natalia nessuno aveva detto che il marito era morto in guerra: lo ha saputo andando in banca
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A Natalia nessuno aveva detto che il marito era morto in guerra: lo ha saputo andando in banca

L'ex colonnello del Servizio Penitenziario Federale Alexander Cheprasov, l'ufficiale che aveva indagato sulla corruzione nella colonia di Angarsk, è morto in guerra, in Ucraina

A Natalia nessuno aveva detto che il marito era morto in guerra: lo ha saputo andando in banca
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17 Novembre 2025 - 19.34


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L’ex colonnello del Servizio Penitenziario Federale Alexander Cheprasov, l’ufficiale che aveva indagato sulla corruzione nella colonia di Angarsk, è morto in guerra, in Ucraina. Sua moglie Natalia Saydyasheva lo ha saputo solo allo sportello della banca. La storia è stata pubblicata su “Popolo del Baikal”.

Cheprasov condusse un’indagine interna nella colonia n. 15 di Angarsk dopo che nel 2020 era scoppiata una rivolta. Sospettava che la direzione della colonia, insieme a rappresentanti del dipartimento regionale del FSB, fosse coinvolta in un disboscamento illegale e nel commercio del legname realizzato illegalmente. Vedi caso, nel 2021, Cheprasov fu arrestato con l’accusa di corruzione, un caso studiato a tavolino, per vendetta. Sta di fatto che nel 2024 l’ufficiale è condannato a 12 anni di carcere e ad una multa di 30 milioni di rubli.

A queste condizioni, pur di lasciare il carcere, l’ufficiale nel gennaio di quest’anno firma un contratto con il Ministero della Difesa e va in guerra. Ad aprile si interrompono i contatti con la famiglia, l’ufficiale viene dichiarato disperso.

Alla fine di settembre, Natalia Saydyasheva riceve una comunicazione dalla banca di Irkutsk: legge che i conti del marito erano stati chiusi. La donna va alla filiale per capire il motivo della decisione della banca. È a questo punto che il funzionario della filiale comunica che il nome del colonnello Cheprasov nel database era registrato come morto.

L’ufficio di registrazione e arruolamento militare di Irkutsk – col quale l’ufficiale aveva firmato il contratto – non aveva mai informato la famiglia della morte di Cheprasov. “Il flusso dei documenti negli uffici militari di registrazione e arruolamento avviene ancora tramite la Posta Russa – hanno detto alla donna – quindi la notifica può richiedere anche tre mesi.”

A questo punto, la moglie dell’ufficiale Saydyasheva contatta l’ufficio di registrazione e arruolamento militare a Kostroma, da dove suo marito era partito per la guerra. Qui arrivano più dettagli: “Tuo marito è morto sotto il fuoco di un mortaio nell’area di Chasov Yar. Erano in missione, per il resto c’è il segreto militare.”

Giornalisti hanno ricostruito che la data ufficiale della morte di Cheprasov è il 15 aprile e che il suo certificato di morte è stato rilasciato il 23 settembre. La famiglia del defunto non ha ancora ricevuto il certificato di morte originale. Il corpo di Cheprasov non è stato mai consegnato alla famiglia, il luogo della sua sepoltura è sconosciuto.

“Dov’è il corpo? Dov’è la tomba? Dove sono i testimoni? Perché questo mistero, non mi è chiaro… L’ufficio di stato civile ha rilasciato un certificato di morte. L’ufficio di registrazione e arruolamento militare si è affidato solo alle parole del comandante, che il suo subordinato fosse morto era sufficiente… La convinzione del comandante è sufficiente per loro, e non basta a me,” ha detto Natalia Saydyasheva.

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