Nuova notte di fuoco nella Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito e ucciso cinque combattenti palestinesi a Rafah, spiegando che i miliziani erano emersi da un tunnel nella zona est della città, oggi sotto controllo delle forze di Tel Aviv. Secondo la versione diffusa dal portavoce militare, i soldati della brigata Nahal avrebbero individuato il gruppo mentre si avvicinava “in modo da costituire una minaccia immediata”, guidando così l’Aeronautica nel raid che li ha eliminati. L’esercito ha ribadito che le operazioni proseguiranno “per rimuovere ogni minaccia diretta”.
Parallelamente, una serie di attacchi israeliani ha investito vaste aree del centro e del sud della Striscia. I nostri colleghi sul terreno riferiscono di bombardamenti di artiglieria vicino al campo profughi di Bureij e di colpi sparati da carri armati e velivoli nell’area di Khan Younis, dove le forze israeliane avrebbero raso al suolo diversi edifici residenziali. Nuove incursioni aeree sono state segnalate anche a Rafah, senza notizie di ulteriori vittime. Un quadro che conferma l’intensificazione delle operazioni militari e il permanere di un livello di devastazione che continua a colpire una popolazione già allo stremo.