La Società dei Prigionieri Palestinesi (PPS) ha dichiarato che le forze israeliane hanno arrestato almeno 50 palestinesi in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme, tra lunedì sera e martedì mattina.
Secondo la PPS, la maggior parte degli arresti si è concentrata nei governatorati di Qalqilya e Gerico, mentre gli altri sono stati effettuati nelle aree di Jenin, Betlemme, Nablus e Ramallah. Inoltre, le forze israeliane continuano a condurre interrogatori sul campo quotidiani nella cittadina di Beit Ummar, nel governatorato di Hebron.
La PPS ha sottolineato che gli arresti e gli interrogatori sul terreno sono accompagnati da diffuse violenze e abusi contro i detenuti e le loro famiglie, compreso l’uso di armi da fuoco con intento di uccidere, l’impiego di detenuti come ostaggi e l’ampia distruzione o vandalizzazione delle abitazioni palestinesi.
L’organizzazione ha inoltre evidenziato che le autorità israeliane continuano a portare avanti campagne di arresti come politica sistematica e quotidiana contro i palestinesi, colpendo ogni settore della società.
Dall’inizio della guerra genocida, il numero complessivo degli arresti in Cisgiordania ha raggiunto circa 20.500 persone.
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