Gaza, Israele bombarda Rafah e Khan Yunis con raid aerei, carri armati e artiglieria
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Gaza, Israele bombarda Rafah e Khan Yunis con raid aerei, carri armati e artiglieria

L’aviazione israeliana ha condotto lunedì una serie di raid aerei contro la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, accompagnati da un intenso fuoco di armi pesanti da parte di veicoli militari

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15 Dicembre 2025 - 15.46


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L’aviazione israeliana ha condotto lunedì una serie di raid aerei contro la città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, accompagnati da un intenso fuoco di armi pesanti da parte di veicoli militari schierati a nord della città, facendo salire ulteriormente la tensione nell’area.

In un contesto collegato, l’artiglieria israeliana ha bombardato zone a est del campo profughi di al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale, mentre veicoli militari hanno aperto un fitto fuoco contro l’edificio delle Telecomunicazioni nei pressi della rotatoria Abu Hamid, nel centro di Khan Yunis, nel sud dell’enclave, secondo fonti locali.

Nel frattempo, le squadre della protezione civile di Gaza City sono riuscite a recuperare i corpi di 14 persone dalle macerie della casa della famiglia Salem, distrutta durante l’offensiva israeliana sulla città.

I soccorritori hanno riferito che le operazioni di ricerca e recupero si sono svolte in condizioni estremamente difficili e con risorse molto limitate. Gli interventi rientrano negli sforzi umanitari in corso per recuperare le vittime ancora sepolte sotto le macerie e garantire loro una sepoltura dignitosa.

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Parallelamente, malattie infettive — in particolare patologie respiratorie e gastrointestinali — si stanno diffondendo rapidamente tra i bambini, aggravando ulteriormente la pressione sulle strutture sanitarie della Striscia di Gaza. Le autorità competenti hanno dichiarato che il numero di pazienti supera di quasi quattro volte la capacità complessiva dei posti letto ospedalieri.

In questo quadro, il portavoce del Comitato Internazionale della Croce Rossa ha sottolineato che la popolazione della Striscia di Gaza ha un bisogno urgente di interventi immediati, soprattutto mentre continuano le piogge, per fronteggiare il deterioramento delle condizioni umanitarie e limitare l’impatto della crisi sulle famiglie sfollate.

Nonostante l’entrata in vigore di un cessate il fuoco l’11 ottobre, il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza ha continuato a crescere, raggiungendo quota 70.665 morti — in gran parte donne e bambini — dall’inizio dell’offensiva israeliana nell’ottobre 2023. I feriti sono almeno 171.145.

Il bilancio resta provvisorio, poiché molte vittime risultano ancora intrappolate sotto le macerie, irraggiungibili per ambulanze e squadre di soccorso.

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Secondo fonti mediche, nelle ultime 24 ore due persone sono state uccise e altre sei sono rimaste ferite. Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, il numero complessivo di morti e feriti è salito rispettivamente a 393 e 1.068, mentre almeno 632 corpi sono stati recuperati.

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