Alle iene da tastiera. Ai negazionisti del genocidio di Gaza. A quelli che “Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente”. Agli ultras di Netanyahu e la sua cricca di criminali. A quelli che hanno schifato i milioni di persone che hanno riempito le piazze in Italia, in Europa, i campus universitari americani.
A chi ha sparso lacrime di coccodrillo di fronte ai corpi scheletrici dei bimbi di Gaza, morti di fame, di freddo o dal fuoco dell’”esercito più morale del mondo”.
A tutti costoro che stanno utilizzando l’inchiesta sui presunti finanziamenti ad Hamas per sputare veleno contro quel mondo solidale che non ha chiuso gli occhi di fronte alla mattanza nella Striscia di Gaza e ai pogrom delle squadracce fasciste dei coloni, sostenute dall’esercito, e si sono mobilitate anche mettendoci il proprio corpo (la Global Sumus Flotilla).
A questa gente che riempie le prime pagine della stampa mainstream e i mefitici talkshow televisivi, diciamo a carattere cubitali: siamo orgogliosi di aver manifestato per il popolo palestinese. E torneremo a farlo. Noi vogliamo restare umani.
Argomenti: Palestina
